“A destra? Sono molto meno autoironici. Io sono seguito soprattutto da utenti di destra, quando faccio una battuta su di loro rimane in sordina, se invece la faccio sulla sinistra va in giro in tutto il mondo”. Federico Palmaroli in arte Osho torna in teatro con il suo spettacolo ‘#LepiùbellefrasidiOsho’ (prima tappa alla Sala Umberto di Roma il prossimo 31 gennaio alle ore 21) e si racconta a tutto tondo all’Adnkronos con la schiettezza che lo contraddistingue.
“Ho fatto una vignetta sulle regionali in Sardegna -spiega- dove c’è Salvini che dice ‘Nun poi capì, hanno indagato Solinas’, e la Meloni risponde ironicamente ‘Uh, mannaggia’ (il riferimento è al ‘braccio di ferro’ tra Fratelli d’Italia e Lega sulle elezioni nell’isola ‘risolto’ dalle indagini a carico del governatore sardo candidato dalla Lega, ndr). E’ rimasta in secondo piano, perché un po’ rosicano. Che a destra siano meno autoironici è proprio un dato di fatto”. Lo spettacolo che il vignettista romano porterà in scena si rinnova ogni anno:” E’ uno spettacolo che mette in scena quello che faccio con la satira politica aggiornato con le cose accadute in questo ultimo anno, è come l’aggiornamento di un’app”, dice Palmaroli. E in queste due ore di show, si spazia com’è ovvio dalla politica, agli influencer, al calcio.
“Mourinho mi ha ispirato -ammette il lazialissimo ‘Osho’- Il calcio non lo tratto tantissimo perché c’è anche meno autoironia di quella di cui parlavo prima, ma sul suo esonero sono stato favorevole”. La sera prima, racconta, aveva inventato una divertente vignetta che ipotizzava la cacciata dell’allenatore portoghese facendo parlare due tifosi: ‘Hanno messo uno striscione con scritto ‘Mourinho non si tocca’, dice uno. E l’altro: ‘Ma i romanisti o i laziali?’. La mattina dopo Mourinho è stato esonerato. “M’hanno fregato, hanno fatto prima loro -scherza Osho- Ma Mourinho stava facendo anche il gioco di noi laziali, di derby con lui i romanisti ne hanno vinto soltanto uno e siccome per noi il derby è la vita, se rimaneva era meglio. Secondo me De Rossi farà bene, porterà un cambiamento”. Qualche soddisfazione in più l’hanno data gli influencer, in prima linea la Ferragni. “I Ferragnez mi stimolano perché è una vicenda che esula dalle solite dinamiche politiche, e poi è un argomento molto pop e come tutti gli argomenti pop ha una grande risonanza”. Il leit motiv dell’ironia sui due personaggi nasce dal fatto che “sono due personaggi che hanno fatto del moralismo e delle battaglie sui diritti il loro cavallo di battaglia, che è diventato anche un po’ un core business, per loro. E purtroppo quando è così ti esponi molto, e siccome succede a tutti di pestare una m…, quando questo ti accade e avevi prima criticato gli altri, ti succede che non vieni perdonato”. E se in questi ultimi mesi “la politica è stata un po’ noiosetta, come se ci fosse una quiete prima della tempesta delle regionali e delle europee”, questo è stato l’anno degli animali, spiega Palmaroli: “Orsi, granchio blu, leone di Ladispoli, ne ho fatto parlare molti. Mi piace molto”. Non solo Roma, per Palmaroli: le prossime tappe saranno a La Spezia il 1mo febbraio al Teatro Civico e a Torino al teatro Gioiello il 14 febbraio. “Stavolta rappresenterò di più le mie origini da ‘Osho’, cioè le battute che hanno costituito il principio di tutta questa mia esperienza. Un po’ come i cantanti che raccontano da dove vengono”, conclude con autoironia, smentendo l’incipit. (di Ilaria Floris) —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)