Operatrice Sanitaria cerca lavoro e viene insultata per i suoi tatuaggi. La storia di questa OSS fa riflettere: le donne tatuate sono ancora un taboo nel mondo del lavoro?

«Avrà la f..a tatuata!
(…) il seno già lo so: a zampate sui denti, sta troi..!»

Così è stato riposto a Elettra Mason, una donna di 34 anni che cercava lavoro sul gruppo facebookCerco Offro lavoro BOLOGNA”, allegando alla richiesta  delle foto in cui erano ben visibili piercing e tatuaggi.

Gli utenti si sono scagliati contro di lei, affibiandole gli epiteti più sgradevoli. Parole come “mostro”, “tossica” o “t***a”.
Altri hanno invece “argomentato”, affermando che con quell’aspetto avrebbe probabilmente spaventato a morte qualche anziano (la ragazza cercava lavoro come operatrice sanitaria, ndr).

Perché un OSS deve essere di bell’aspetto?

Prima di fare una critica ideologica, è d’obbligo fare una premessa strettamente legale e coerente allo stesso ordinamento in cui viviamo. La nostra costituzione parla chiaro:

le discriminazioni sul posto di lavoro per orientamento sessuale, etnia, sesso, aspetto fisico e convizioni politiche o religiose sono vietate, a meno che non interferiscano oggettivamente con la professione.

Ovviamente, il mondo delle inserzioni private nella realtà dei fatti è vero e proprio far west. Infatti per gran parte dei mestieri viene specificata la necessità di bella presenza (anche per gli uomini). Per non parlare dei tirocini formativi di 40 ore settimanali, con rimborsi spese o “stipendi” ridicoli.

Come fosse scontato che, dopo otto ore di lavoro, una persona debba dedicarsi all’attività fisica e alla cura del corpo, e  spendere parte dello stipendio in un vestiario adeguato.

Critica alla presunta importanza della “bella presenza”:

In questo caso non ci troviamo solo di fronte a una violenza verbale, espletata attraverso i soliti commenti sessisti. Quest’episodio ci ricorda quanto un corpo femminile che si discosta un po’ dalla norma vada incontro a pregiudizi e violenza, e come si ripercuote nel mondo del lavoro. Nonostante oggi i tatuaggi siano in gran parte sdoganati, ancora esercitano un fascino sinistro su molte persone, limitando l’esistenza di ragazze come Elettra Mason ad ambiti che lontani dalla quotidianità. Per questo, se sei una donna appassionata di Body Modification, puoi aspirare a un lavoro come alt-model, artista o commessa in qualche negozio altamente specializzato. Ma, se provi a cercare in altri ambiti, come ad esempio l’oss, molte persone si ritrovano spaesate e reagiscono con la violenza.

Ma questo non riguarda solo i tatuaggi.

Riguarda qualunque altra caratteristica poco comune, ed è ancora più triste quando riguarda qualcosa sulla quale non abbiamo potere decisionale, come il colore della pelle.  

In particolare, il lavoro di operatrice sanitaria, così come qualunque altro mestiere che ha a che con la cura del prossimo, sembra ancora necessitare di un’immagine femminile rassicurante. Soprattutto, un’immagine che deve sottostare a canoni socialmente imposti come “normali”. Anche se questo non influenza minimamente la competenza personale.

Mentre siamo tutti e tutte abbastanza disposti/e a sessualizzare corpi grassi, neri, tatuati o poco conformi ai canoni estetici imperanti. Però, quando si tratta di offrire un lavoro, la situazione è ben diversa.

Infatti, molti utenti hanno dileggato l’aspetto di Elettra Mason, per poi farle delle proposte sessuali in privato.

Ricevendo l’unica risposta possibile: Un bel vaffanculo.

BRAVE GIRLS in difesa dell’OSS discriminata a Bologna

“A Good Girl is a Brave Girl”

Articolo: Gaja Pollastrini
Edit: Rae mary
Artwork: Rae Mary

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