L’Orso Paddington è un personaggio letterario nato dalla penna di Michael Bond. Nel nuovo appuntamento della rubrica Letteratura per l’Infanzia, l’orsetto apparso per la prima volta il 13 Ottobre 1958 diventato  un’icona della letteratura per i bambini inglesi.

Orso Paddington, la dolcissima origine del personaggio più amato dai bambini inglesi

Orso Paddington
Credits: IoDonna

L’Orso Paddington è un personaggio immaginario molto noto nella letteratura inglese per bambini. Creato da Michael Bond, la sua prima apparizione risale al 13 Ottobre 1958 attraverso le illustrazioni di Peggy Fortnum. La genesi del personaggio dell’Orso Paddington si ispira a eventi realmente accaduti ed è davvero dolcissima; il creatore Michael Bond, per ideare il personaggio di Paddington, si rifà a un vecchio orso solitario che lo scrittore aveva notato, accidentalmente, in un negozio di Londra accanto alla stazione di Paddington. Era la vigilia di Natale del 1956 e Bond comprava l’orsacchiotto per regalarlo alla moglie. L’orso ha un impatto importante sulla creatività dello scrittore, tanto da farlo arrivare a scrivere una storia in soli dieci giorni. In seguito, fa avere il manoscritto ultimato al suo agente Harvey Unna; successivamente, il libro A Bear Called Paddington sarà pubblicato il 13 Ottobre 1958 da William Collins & Sons, attuale Harper Collins.

L’ispirazione dal ricordo dei bambini che sfuggivano alla guerra

C’è un altro aneddoto che svela l’origine dell’Orso Paddington. Diventato un personaggio classico nella letteratura inglese per bambini, Paddington è un orsetto immigrato dal profondo Perù; ha un vecchio e liso cappello, una piccola valigia malandata e un amore sconfinato per i panini con la marmellata d’arance.

Nella prima storia del libro, quando viene ritrovato dalla famiglia Brown, Paddington ha intorno al collo un cartellino in cui nella versione originale si legge “Please, look after this bear. Thank you”; ovvero ”Per favore prendetevi cura di quest’orso. Grazie”. Questa circostanza è ispirata a ciò che Bond vede durante la Seconda Guerra Mondiale. Il ricordo delle file interminabili di bambini, messi sui treni per sfuggire ai bombardamenti di Londra, lo aveva impressionato; al punto da creare l’orsetto antropomorfizzato.

 “Avevano tutti un cartellino appeso al collo su cui stava scritto il loro nome, e l’indirizzo. E ognuno di loro portava una piccola valigia, che conteneva tutto quello che possedevano.”

Paddington, l’orsetto clandestino e l’apparizione al Giubileo di Platino della Regina Elisabetta

Il primo libro di Bond si apre con il ritrovamento dell’Orso, alla stazione di Paddington a Londra, dalla famiglia Brown. L’orsetto è seduto sulla sua valigia, proprio come accadeva ai bimbi che durante il secondo conflitto attendevano l’arrivo dei treni, con su un’etichetta: “Wanted on voyage”. Al collo, Paddington ha il noto cartellino in cui si intima di prendersi cura di lui. L’orsetto è un emigrato proveniente dal Perù inviato dalla zia Lucy, residente a Lima in una casa di riposo per vecchi orsi pensionati; insieme allo zio Pastuzo, è l’unica dei parenti del personaggio.

L’origine del nome Paddington risiede nella mancata capacità della famiglia Brown di pronunciare il suo nome effettivo, ragion per cui è dato il nome Paddington, toponimo della stazione in cui era stato trovato. I Brown accolgono l’orsetto nella loro casa al 32 di Windsor Gardens. Le storie successive hanno al centro della narrazione le disavventure dell’orsetto in Inghilterra. Paddington è un orso buono e gentile che odia le ingiustizie e il razzismo. Nel corso dei libri si legge:

“A Londra nessuno è uguale a un altro, che significa che tutti trovano il proprio posto”.

Un messaggio importante che sottolinea inclusione e attenzione per gli immigrati e la cultura in tutta la sua diversità. L’orsetto più amato dai bambini è anche apparso in un contenuto ironico per il Giubileo di Platino della Regina Elisabetta II. Proprio la Sovrana ha voluto condividere questo contenuto come già, da pioniera delle moderne telecomunicazioni ,aveva deciso di trasmettere la sua incoronazione con un attonito Wiston Churchill. Nel breve filmato l’orsetto più famoso di Inghilterra prende il tè con la Sovrana, in attesa del concerto.

Non manca il distintivo sandwich alla marmellata che anche Sua Maestà tira fuori dall’iconica borsetta che portava sempre con sé. Un simbolo di una letteratura infantile che, dopo gli ultimi eventi, sarà per sempre associato anche alla Regina Elisabetta II.

Stella Grillo

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