Paesi Ue pronti ad accogliere la Sea Watch, ma Malta frena

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Di Redazione Metropolitan

Paesi Ue che si sono offerti di ricevere i migranti a bordo della nave Sea Watch sono: Germania, Francia, Portogallo, Lussemburgo, Olanda, Romania e anche l’Italia.

Paesi Ue che sono pronti all’accoglienza – secondo fonti dell’Unione Europea – per i 49 migranti bloccati in mare al largo delle coste maltesi. Nessuna offerta è stata invece avanzata dai Paesi dell’est, come Polonia o Ungheria. Malta dovrà, però, aprire i suoi porti per lo sbarco. Ma La Valletta vuole il ricollocamento di 249 profughi salvati nei giorni scorsi dai suoi guardacoste, oltre alle 49 persone a bordo.

La Sea Watch 3 ancora bloccata in mare (Photo Credits: dal web)

Il blocco di Malta

Si apprende da fonti diplomatiche europee che i posti messi a disposizione dal gruppo di Paesi Ue pronti ad accogliere sono superiori ai 49 necessari per la ridistribuzione di quanti sono a bordo della Sea Watch. E non arrivano a coprire tutti i trasferimenti complessivi richiesti da Malta. La Valletta, quindi, non vuole accogliere gli immigrati se prima non c’è una soluzione condivisa europea. Si dice disposta solo nel caso in cui ci sia “un numero sufficiente di Paesi dell’Ue” che li accolga.

Il porto di Malta (Photo Credits: dal web)

L’allarme della Sea Watch

Sea Watch lancia l’allarme: i migranti a bordo avevano iniziato a rifiutare acqua e cibo. È quanto afferma la stessa Ong tedesca in un tweet.


Il timore è che il loro stato psicologico e di salute possa peggiorare sensibilmente. Le condizioni meteo sono in peggioramento e molti di loro sono allo stremo delle forze. Non possiamo credere che tutto questo stia accadendo a poche miglia dalle coste europee. Ora la situazione è tesa ma per fortuna hanno iniziato a mangiare di nuovo tutti“.

Alcuni migranti a bordo della Sea Watch (Photo Credits: dal web)

Il pugno duro di Matteo Salvini continua

Non solo Malta, ma anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini mantiene rigida la sua posizione. Il ministro continua ad essere sordo a qualsiasi appello riguardante la situazione della Sea Watch, anche se fonti Ue includono l’Italia nel novero dei paesi che avrebbero dato la loro disponibilità all’accoglienza. “Non cedo ai ricatti e ho 5 milioni di italiani poveri di cui occuparmi, prima dei migranti” sentenzia il vicepremier leghista.


I porti italiani rimangono chiusi per gli scafisti e i loro amici. Questi sono furbetti che cambiano bandiera ed equipaggio. Attendiamo novità da Malta, Berlino o Amsterdam, perché non è un problema dell’Italia. Io non cambio idea, possono fare tutti gli appelli che vogliono. Sono stufo di essere ricattato da associazioni private che se ne fregano delle regole” ha ribadito Salvini.

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini (Photo Credits: dal web)

Intanto, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte cerca di trovare una mediazione per l’Italia al fine di arrivare ad una soluzione condivisa.


Accoglieremo non solo donne e bambini, ma anche i mariti perché non spacchiamo le famiglie: in tutto su 49 migranti diremo sì a 15 persone. Daremo un segnale all’Europa ma solo se Malta concede lo sbarco. E se tutti rispetteranno le regole”.

Patrizia Cicconi