La raccolta differenziata di Palermo versa in gravi condizioni a causa del forte assenteismo per malattia e la mancanza di presidi medici adatti a fronteggiare l’emergenza coronavirus. La Rap, l’azienda municipale che si occupa della raccolta rifiuti a Palermo, fermerà per 10 giorni lo spazzamento delle strade, il ritiro dei rifiuti ingombranti e chiuderà tutti i centri di raccolta comunali. Questo provvedimento è stato preso per far fronte ad un’emergenza dovuta anche all’assenteismo per malattia arrivato al 15 %, a cui si aggiunge un 5% per altri motivi.
L’appello per la raccolta differenziata di Palermo
La Rap ha inoltre lanciato un appello ai cittadini per il corretto rispetto delle regole della raccolta differenziata dei rifiuti di Palermo, sia stradale che porta a porta. “Oggi dipende moltissimo dall’impegno quotidiano di tutti noi. Abbiamo bisogno, più che mai adesso, di comportamenti individuali, solidali, responsabili, da una parte seguendo le regole di non uscire da casa, se non necessario, ma dall’altro di aiutare a seguire i corretti comportamenti per la pulizia e il decoro della nostra città” , ha fatto sapere il presidente della Rap Giuseppe Norata che ha chiamato in causa anche i lavoratori della sua azienda in campo durante l’emergenza coronavirus proprio come i sanitari. “Anche i nostri operatori, cui va un meritato riconoscimento, sono chiamati, così come i sanitari a continuare a lavorare in un momento delicato ove gli altri sono “obbligati” a stare a casa”, ha detto infatti Norata.
Il coronavirus rallenta la Rap
L’emergenza coronavirus in realtà è un altro dei fattori del rallentamento della raccolta differenziata a Palermo. Questo a causa della mancanza di mascherine dovuta all’esaurimento scorte della Rap e alla difficoltà di trovarne altre. Non tutti lavoratori della municipalizzata di Palermo possono essere messi in capo data la mancanza dei dovuti presidi sanitari per la loro tutela.