Scosse d’assestamento che, sommate insieme, potrebbero generare un terremoto seguito da un violentissimo tsunami. Il quadretto apocalittico, magari esagerato, sembra descrivere perfettamente l’attuale momento di incertezza che vivono le panchine di Serie A. Mai come quest’anno, infatti, tanti allenatori (per svariate motivazioni) non siederanno più sulla panchina occupata in questa stagione di massima serie targata 2020/21. È un repulisti (quasi) totale quello che si appresta a vivere il calcio nostrano.
Panchine Serie A: tante big cambieranno tecnico o potrebbero farlo
Non è soltanto questione di risultati sportivi. Molti tecnici, infatti, decideranno in massima autonomia se continuare, o meno, con gli attuali club con i quali sono sotto contratto. Il primo esempio, in questo senso, si lega perfettamente con la situazione appena descritta: Antonio Conte ha portato l’Inter a vincere lo scudetto, ma l’attuale punto interrogativo sulle finanze del club campione d’Italia mettono in dubbio la sua permanenza a Milano: andrà in scena, infatti, un incontro tra il tecnico e la società che sancirà il futuro del mister leccese.
Al contrario dei vincitori della Serie A (e questo potrebbe sembrare un paradosso), Milan, Atalanta e Juventus dovrebbero confermare gli attuali allenatori: Stefano Pioli e Gian Piero Gasperini sembrano saldissimi sulle rispettive panchine di Serie A, mentre Andrea Pirlo dovrà capire se due coppe ed una qualificazione in Champions League arrivata sul gong della stagione potranno garantirgli la permanenza. Non più tardi dello scorso anno, la Vecchia Signora mandò via Maurizio Sarri da campione d’Italia: se i bianconeri riusciranno a trovare un grande tecnico, l’ex juventino potrebbe essere in pericolo.
Situazioni diverse per Lazio, Napoli e Roma, ovvero i club che completano le qualificazioni alle competizioni europee delle italiane per il prossimo anno: Simone Inzaghi, parole sue, attende il rinnovo da sedici mesi e la sua posizione, a questo punto, è da considerarsi seriamente in bilico. Campani e romani hanno già deciso di cambiare rotta con un doppio colpo lusitano: i partenopei attendono di ufficializzare Sergio Conceicao, mentre i capitolini hanno già certificato il colpo Josè Mourinho.
Le altre della massima serie
Il Sassuolo, in lizza con la Roma fino alla fine per un posto nella Conference League, si è già salutato con Roberto De Zerbi ed attende di capire chi tra Marco Giampaolo e Vincenzo Italiano potrà raccogliere l’eredità dell’ex Benevento. Sampdoria ed Hellas Verona vivono la stessa situazione dei neroverdi con Claudio Ranieri che ha già salutato e con Ivan Juric che potrebbe farlo a breve per accasarsi al Torino oppure alla Fiorentina. Il Bologna, togliendo offerte da grandi club, dovrebbe continuare con Sinisa Mihajlovic, mentre Davide Ballardini non è certo di restare al Genoa. La Fiorentina saluta Beppe Iachini e tenta il colpo Paulo Fonseca, con Gennaro Gattuso che ancora tergiversa in attesa della Lazio.
È separazione, un po’ inattesa, anche tra Luca Gotti e l’Udinese, mentre lo Spezia attende l’incontro con Vincenzo Italiano per pianificare il futuro: il mister siciliano della storica promozione-salvezza vuole certezze sul lato tecnico per rimanere in sella. Leonardo Semplici e Davide Nicola vivono la stessa situazione: vorrebbero restare in sella, ma attendo un meeting rispettivamente con Cagliari e Torino. La sensazione è che nessuno dei due resterà nonostante le salvezze conquistate. Sarà addio tra Benevento e Filippo Inzaghi, mentre Serse Cosmi attende di capire i piani per la Serie B del Crotone e e Roberto D’Aversa non sarà il mister del Parma. Confermatissimi, ovviamente, i tre allenatori che arriveranno dalla cadetteria: Alessio Dionisi e Fabrizio Castori alleneranno in A Empoli e Salernitana. Idem per i tecnici di Cittadella e Venezia: soltanto uno, in questo caso, arriverà in massima serie.
Seguici su Metropolitan Magazine