Panico ad Halle: sparatoria davanti ad una sinagoga

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Di Redazione Metropolitan

Tre malviventi hanno aperto il fuoco verso una sinagoga ad Halle con mitragliatrici e bombe a mano. Due morti e nessun ferito, ma recenti episodi fanno pensare ad un attacco terroristico.

Panico ad Halle, Germania – Una delle più importanti città dell’est della Germania è stata oggi palcoscenico di una sparatoria che ha tenuto il Paese con il fiato sospeso.

Ancora non sono chiari i motivi dell’attacco, ma la polizia tedesca ha chiuso la stazione ferroviaria per motivi di sicurezza e raccomandato ai cittadini di “rimanere nelle proprie abitazioni”.

Al momento si contano due vittime e non sembrano esserci feriti. Per quanto riguarda gli assalitori, invece, la polizia ha comunicato che solo uno di loro è stato arrestato.

Gli altri sono ancora in fuga a piedi verso l’est del Paese, in direzione di Lispia, e continua la caccia all’uomo. 

Cosa è successo

All’interno della sinagoga c’erano 70-80 fedeli, riuniti per celebrare la festa ebraica dello Yom Kippur.

È il primo pomeriggio quando i malviventi-tre secondo le fonti della Bbc– sono arrivati in un’automobile in tuta mimetica e hanno iniziato a sparare.

Dai filmati delle telecamere di sicurezza si distingue chiaramente un individuo uscire dalla macchina e aprire il fuoco, sparando verso il tempio ebraico con una mitragliatrice.

In seguito, contro il cimitero,  hanno lanciato una bomba a mano. Gli individui avrebbero “cercato di entrare”, afferma Max Privorotzki, presidente della comunità ebraica di Halle. Fortunatamente l’intervento delle forze di sicurezza della sinagoga l’ha impedito.

A spiegare meglio la dinamica dell’incidente, un testimone ha parlato con i giornalisti della televisione tedesca N-tv.

“Un uomo è entrato nel locale, ha lanciato qualcosa come una bomba a mano che non è esplosa, e ha aperto il fuoco con un fucile automatico. L’uomo dietro di me deve essere rimasto ucciso, io mi sono nascosto nel bagno“.

Tuttavia questi luoghi non sono stati gli unici punti di interesse degli assalitori. Anche un fast food kebab a 500 metri di distanza è stato preso di mira (è morta lì una delle due vittime) e a Landsberg, una città a 15 kilometri da lì, sono esplosi dei colpi poco dopo la fuga degli uomini.

La pista dell’estremismo

Sono proprio questi episodi così ravvicinati a rendere difficile credere all’ipotesi di semplici coincidenze. La procura anti-terrorismo tedesca sta indagando su quanto sia possibile che gli avvenimenti siano collegati, tenendo conto di altri recenti fatti.

La pista di un atto di estremismo di destra sembra essere la più probabile.

Già nei giorni scorsi, la polizia ha setacciato delle zone alla ricerca di gruppi di estrema destra che avrebbero minacciato attentati contro centri migranti e partiti.

Anche lo stesso episodio del furto di un camion è stato considerato dalle forze dell’ordine tedesche un possibile atto di terrorismo.