Paolo Limiti, il conduttore paroliere

Foto dell'autore

Di Alessandro Carugini

Avrebbe compiuto 83 anni Paolo Limiti, noto conduttore televisivo. A noi piace ricordarlo oggi raccontando gli inizi della sua carriera. Infatti la sua parabola è cominciata come paroliere e autore di canzoni. I suoi più grandi successi sono certamente quelli scritti per Mina, ma negli anni ha collaborato anche con Ornella Vanoni, i Ricchi e Poveri, Al Bano, Mino Reitano, Massimo Ranieri e molti altri ancora.

Paolo Limiti e l’attività musicale

paolo limiti
Copyright Il Messaggero

Paolo Limiti ha scritto nel 1970 alcuni testi della commedia musicale L’ora della fantasia, adattata da Maurizio Costanzo e interpretata da Pippo Baudo e Sandra Mondaini. Successivamente, iniziarono le collaborazioni con numerosi cantanti italiani e stranieri. Autore della commedia musicale Biondissimamente tua, ispirata alla vita di Wanda Osiris, nel 1976 tornò alla radio con le trasmissioni curate per la Arnoldo Mondadori Editore in qualità di autore.

Scopriamo adesso le sue più belle canzoni.

Sacumdì sacumdà

Uscita nel 1968 su un 45 giri insieme all’altrettanto celebre “Zum zum zum“, “Sacumdì sacumdà” è il primo testo in assoluto scritto da Limiti per Mina. La canzone fu presentata in tv nella settima puntata di Canzonissima, il 9 novembre 1968. Stava per essere censurata per via della figura del diavolo presente nel testo, ma poi venne accettata e utilizzata anche per diversi caroselli.

La voce del silenzio

È sicuramente uno dei più grandi successi di Paolo Limiti, scritta insieme a Mogol per il cantante Tony Del Monaco, fu presentata al Festival di Sanremo nel 1968 in doppia esecuzione con Dionne Warwick. In seguito fu cantata anche da Mina. Un brano straordinario che ha conquistato critica e pubblico a livello mondiale. Nel corso degli anni moltissimi cantanti hanno reinterpretato il brano. Il testo parla di una persona che vuole rimanere da sola a pensare, ma nel silenzio troppe cose e troppi ricordi ritornano alla mente, e ci si rende conto che nel cuore chi si ha sempre amato, in realtà non ha mai perso il suo posto. Il silenzio, al centro della canzone, amplifica tutto, anche l’amore.

Bugiardo e incosciente

Scritta nel 1969 ispirandosi al brano “La tieta” di Joan Manuel Serrat, la canzone è una delle più belle mai scritte per Mina. Così l’ha descritta Limiti in un’intervista: “È un brano che amo particolarmente e Mina ne ha fatto un tale monumento di bravura e di emozione che di più non si può”. Questo era il brano di cui Paolo Limiti andava più fiero.

Dai dai domani

Pubblicata da Mina nel 1969 insieme alla canzone “Non credere”, “Dai Dai Domani” si ispira al brano “A praça” di Carlos Imperial. Il 45 giri rimase nelle prime posizioni della classifica dei dischi più venduti per diverse settimane. La versione in portoghese di Mina è presente nell’album Mina canta o Brasil del 1970. Anche questa canzone è stata usata nella pubblicità televisiva della Barilla.

Credi

Uscita nel 1970, era il lato b del singolo “Io e te da soli“. È rimasta inedita su album per ben 28 anni, verrà pubblicata poi solo nel 1998 nella raccolta “Mina Studio Collection”.

Amarlo io

Inserita nell’album “Io ti propongo”, “Amarlo io” è una delle poche canzoni scritte da Paolo Limiti per Iva Zanicchi.

Non ho parlato mai

Uscita nel 1972, era la canzone che accompagnava “Grande, grande, grande” sull’omonimo 45 giri. Scritta insieme a Mario Robbiani, è sicuramente uno dei brani meno conosciuti ma rappresenta bene la bravura di Limiti nell’accostare momenti altamente drammatici, ad altri più distesi e sereni; il grande talento di Mina faceva il resto.

Voglio ridere

Uscita nel 1974, è l’unica canzone scritta da Paolo Limiti per i Nomadi. Era utilizzata come sigla finale del programma “Rischiatutto” condotto da Mike Bongiorno.

Stupidi

Scritta con Shel Shapiro nel 1974, è uno dei brani più belli composti per Ornella Vanoni e, come molte canzoni del periodo, racconta di una donna innamorata di un uomo cinico e senza cuore. Nonostante la sua grande intensità, il singolo raccolse risultati di vendita piuttosto scarsi, raggiungendo solo il diciassettesimo posto della hit parade.

Questa canzone

Nonostante fosse stata scritta quarantani prima, “Questa canzone” uscì solo nel 2011 ed è l’ultima collaborazione in assoluto tra Mina e Paolo Limiti. “L’avevamo scritta appositamente per lei, per la sua voce, come già avevamo fatto con Adagio, Credi e Viva lei” – racconta Limiti – “E Mina l’ha interpretata per la strepitosa cantante che è”.

Questa canzone, cosa accadde

“Pronto, Paolo. Hai saputo che Mina ha inciso una canzone e l’ha messa in rete per ritrovare l’autore?”

“Sì Mario, me l’hanno raccontato. È bella?”

“Niente male. Pensa, l’abbiamo scritta io e te nel 1971”

Una mattina del 2011 la giornata di Paolo Limiti è iniziata con questa telefonata ricevuta dal compositore, Mario Nobile.

Appena l’ho saputo sono andato subito a sentirla su internet. – racconta Limiti – Ed è stata una grandissima emozione. Mi ero completamente dimenticato di Questa canzone. D’altra parte, sono passati quarant’anni”.

Non deve sorprendere il fatto che sia passato così tanto tempo prima della pubblicazione del brano. Mina riceve migliaia e migliaia di brani, ogni tanto fa un po’ di selezione per poter andare a prendere ciò che più le piace, nel caso si crei l’occasione giusta. In questo caso, con molta probabilità, devono essere andati persi i contatti. Fortunatamente però la musicassetta contenente il provino è rimasta intatta.

Questo pezzo arrivò a Mina grazie a Nobile, che spedì il tutto senza dire niente a Paolo Limiti. A tal proposito il conduttore televisivo disse: “Pensi che, non avendo avuto nessuna risposta, non la depositammo nemmeno alla Siae”.

Ascoltando la canzone non si ha nessuna percezione della sua età come ricorda lo stesso Limiti: “È vero, ma questo accade quando si resta ancorati a una tradizione e non si seguono le mode. Se lo avessimo fatto, probabilmente oggi farebbe ridere. È lo stesso motivo per cui oggi cantiamo ancora Sapore di sale o Volare. Anche se forse c’è un altro aspetto che ha permesso a questo brano di vedere la luce». Quale? «L’avevamo scritta appositamente per lei, per la sua voce, come già avevamo fatto con Adagio, Credi e Viva lei. E Mina l’ha interpretata per la strepitosa cantante che è”.

Alessandro Carugini

Seguici su Google News