Pace fatta, almeno a livello giudiziario, tra Paolo Virzì e Micaela Ramazzotti. Lo scorso giugno l’ex coppia d’oro del cinema italiano si era resa protagonista di una lite furibonda in un ristorante romano situato in piazza Albania. Dopo una serie di minacce, urla, sputi e stoviglie rotte, tra lo sgomento dei presenti, i due si erano querelati a vicenda. Poi, a settembre, il gesto distensivo da parte del regista, dopo però aver richiesto il codice rosso nei confronti di lei e dell’attuale compagno, Claudio Pallitto.Virzì, che nella denuncia aveva ipotizzato il reato di lesioni, ha ritirato la querela contro l’ex moglie. Come spiegato dal suo legale, l’avvocato Grazia Volo, la decisione è stata «un atto unilaterale di Paolo Virzì che sta lavorando molto seriamente a una ricomposizione delle relazioni familiari, soprattutto nell’interesse dei figli».
Inizialmente Ramazzotti ha preferito non desistere. Stando alle dichiarazioni della sua difesa, David Leggi e Annamaria Bernardini De Pace, «Ramazzotti è pronta a passare sopra anche all’episodio di quella sera, solo ed esclusivamente nel momento in cui Virzì, così come è stato solerte nel rimettere velocemente la querela, si attivi in maniera concreta nell’interesse dei figli in sede civile. Dimostrando che ha effettivamente a cuore la tutela dei ragazzi». Adesso, però, anche l’interprete di La Prima Cosa bella sembra aver seppellito l’ascia di guerra, ritirando la querela. L’inchiesta per violenza privata e lesioni è dunque stata archiviata.
Lite Virzì-Ramazzotti: i retroscena della lite
La ricostruzione dei fatti, operata dai carabinieri sotto la supervisione della pm Barbara Trotta, hanno rivelato uno scontro estremamente acceso. Ad avervi preso parte, oltre agli ex coniugi, anche Ottavia, figlia maggiorenne di Virzì, e Pallitto. Non sono del tutto chiare le motivazioni che hanno scatenato la rissa; pare, però, che tutto sia nato da un incontro casuale. Virzì stava passeggiando con Ottavia, nata dal precedente matrimonio con l’attrice Tiziana Cruciani, mentre Ramazzotti si trovava insieme alla figlia undicenne Anna e al compagno, seduta ad un tavolo all’aperto di un locale.
«Ero con mia figlia e il mio compagno», ha rivelato Micaela Ramazzotti, «seduta in uno dei tavolini fuori del ristorante Insalata ricca di piazza Albania, quando ho incrociato il mio ex marito, sua figlia Ottavia e nostro figlio piccolo. Si sono avvicinati a noi e la figlia ha rivolto qualche battuta nei miei confronti. Ho chiesto a mio figlio di avvicinarsi a me ma Ottavia e il padre glielo impedivano. A quel punto la figlia ha iniziato a riprendere la scena e ad aggredirmi verbalmente. Il mio fidanzato si è interposto perché la situazione si stava scaldando, dato che il mio ex iniziava a minacciarmi e a insultarmi con parole come “m..da… fai schifo”. Ho preso il telefono della figlia e l’ho lanciato per terra. Il mio ex marito cercava di aggredirmi e il mio fidanzato tentava di parare i colpi col suo braccio. La figlia del mio ex marito, nel tentativo di riprendersi il telefono, mi ha graffiato il braccio.».
La versione di Virzì e i racconti dei presenti
Diametralmente opposta la versione del regista. «Stavo passeggiando con i miei figli in cerca di un ristorante dove cenare», si legge nelle sue dichiarazioni, «quando da uno dei tavolini siamo stati attirati dagli insulti della mia ex moglie. Volendo salutare mia figlia minore, seduta a uno dei tavolini fuori con la madre e il compagno, mi sono avvicinato. Ma immediatamente sono stato affrontato dal compagno della mia ex che si è frapposto in modo aggressivo».
Gli avventori del ristorante in zona Aventino hanno assistito impotenti al degenerare della discussione. La signora N.V.E., testimone della vicenda, parla di una «donna con il vestito a fiori (Ramazzotti, ndr)» colpire «l’altra (Ottavia Virzì, ndr) alla testa ed al volto mentre un altro uomo sui cinquant’anni (Paolo Virzì, ndr) cercava di separarle». Il proprietario del locale ricorda gli schiaffi volati tra le due donne, «mentre la più giovane effettuava anche riprese con il cellulare». Ha poi aggiunto di aver visto «Ramazzotti strappare gli occhiali a Virzì gettandoli in strada».
Ad un certo punto, seguendo la ricostruzione delle forze dell’ordine, Ottavia si rifugia in bagno. Ramazzotti la segue, colpendo la porta e urlandole «Hai paura vero?». Dalle parole, a quanto sembra, si passa all’azione. Virzì ha infatti allegato alla sua querela degli scatti che evidenziano «una ferita sulla mano di Ottavia, la maglietta di lei strappata, un graffio sulla spalla di Ottavia, graffi sulla testa di Virzì». Anche Micaela Ramazzotti denuncia escoriazioni sul collo e sul braccio. Il personal trainer Pallitto difende la fidanzata e si rivolge al regista con un «Anzi che non ti meno…». La situazione, infine, rientra con l’arrivo dei carabinieri, una quarantina di minuti dopo. Ora, a circa quattro mesi dall’accaduto, entrambe le parti hanno deciso di mettere la parola fine a questo spiacevole episodio, nel bene dei figli.
Federica Checchia
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