Paper Mario: The Origami King – Recensione

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Di Redazione Metropolitan

Il nuovissimo Paper Mario: The Origami King è finalmente arrivato sulle nostre Nintendo Switch! Nata su Nintendo 64 nell’ormai lontano 2000, la saga di Paper Mario è una serie che si è sviluppata come parodia dei classici Jrpg, con meccaniche tipiche del genere, ma sulle quali finiva per ironizzare. Fuori dagli schemi, per caratterizzazione, atmosfera e gameplay, la storia che vede Mario e compagni in forma cartacea è oggi più viva che mai.

Nel corso degli anni si è discostata dai propri canoni e ha raggiunto una personale identità sempre più marcata, divenendo oggi un Platform-Adventure, a partire dal sistema di combattimento e di esplorazione. Noi di Infonerd abbiamo recensito The Origami King per voi. Pronti a salvare di nuovo il regno dei funghi?

Paper Mario: The Origami King - Photo Credits: Nintendo
Paper Mario: The Origami King – Photo Credits: Nintendo

Paper Mario: The Origami King – la minaccia del malvagio re Olly

Nei panni dell’idraulico baffuto riceveremo una lettera dalla principessa Peach, che ci ha invitati alla festa degli Orgami. Una volta arrivati a destinazione noteremo tuttavia qualcosa di strano: il castello è deserto, e nessun Toad nei paraggi.

Entrando nel castello incontreremo finalmente Peach, ma non sarà la principessa che conosciamo. Scopriremo infatti che è sotto il controllo del Re Olly, e che quest’ultimo l’ha trasformata in origami!

Partirà così la nostra avventura, alla ricerca di un modo per salvare la principessa ed il castello, che il malvagio re ha “catturato” attraverso 5 nastri colorati, che dovremo seguire a ritroso attraverso il regno dei funghi, così da sbrogliare l’intricata situazione.

Paper Mario: The Origami King - Photo Credits: Nintendo
Paper Mario: The Origami King – Photo Credits: Nintendo

Un Combat System ricco di novità

La più grande novità del titolo risiede sicuramente nei combattimenti. Il combat system è infatti la vera componente gdr del titolo, unita però ad elementi da puzzle game. Mario dovrà infatti affrontare battaglie a turni dinamiche in cui sarà fondamentale l’elemento rompicapo.

I combattimenti avranno inizio venendo a contatto con il nemico durante l’esplorazione. saremo quindi catapultati in una arena circolare, composta da un reticolo di 4 linee e svariate colonne. Al centro troveremo il nostro Mario e il suo eventuale assistente. L’obiettivo sarà mettere in fila i nemici nel minor numero di mosse: lateralmente all’interno della stessa riga o in profondità nella stessa colonna.

Una volta ordinati i nostri nemici potremo finalmente attaccarli, con un boost di danno del 50%. Se non riusciremo ad eliminarli in un solo colpo si subirà la controffensiva nemica, ma il tasto parata premuto al momento giusto ci salverà dai loro danni. Come da tradizione poi, premere il tasto attacco al momento giusto incrementerà i danni che infliggeremo ai nostri avversari, anche se ciò non influirà troppo nelle dinamiche dello scontro.

Paper Mario: The Origami King - Photo Credits: Nintendo
Paper Mario: The Origami King – Photo Credits: Nintendo

Man mano che si proseguirà nell’avventura i nemici aumenteranno di potenza, così come il nostro equipaggiamento. Subiremo maggiori danni, ed i rompicapi di inizio combattimento saranno via via più complessi. Non ci saranno level up, ma si potranno migliorare le nostre statistiche solo attraverso l’ottenimento di nuovi equipaggiamenti. Inoltre non ci saranno più le magie da utilizzare consumando i classici flower points.

Un GDR anomalo

In Origami King torneranno gli assistenti, un classico della saga di Paper Mario, che si rivelano essere degli efficaci bonus in combattimento per eliminare più velocemente i nemici. Una pigra bomba con un’inspiegabile amnesia, un antico capitano ibernato nei ghiacci, un vecchio nemico che si trasformerà in un alleato improbabile, gli assistenti saranno preziosi compagni di viaggio alla scoperta di un mondo estremamente bizzarro, pieno di sorprese e aree inaspettate.

Oltre al martello e al salto, Mario potrà contare su vari Power up: la palla di fuoco, Mario procione, il blocco P.O.W. La differenza, oltre al mero stile, sarà il raggio d’azione dell’attacco, diverso in base al potenziamento. Ci saranno attacchi ad area, di profondità, o attacchi circolari. Goomba, Koopa, Tipi Timidi, torneranno tutti i classici nemici della serie.

 Paper Mario: The Origami King - Photo Credits: Nintendo
Paper Mario: The Origami King – Photo Credits: Nintendo

Ci saranno due boss per area. Ogni mondo potrà infatti contare sulla presenza di un Cartomagno, una creatura leggendaria che se domata conferirà un potere speciale a Mario. Lo troveremo in un tempio ricco di trappole e tranelli da superare prima di raggiungere il boss. Oltre a lui, troveremo il classico boss di fine area.

L’arena circolare caratterizza così anche gli scontri coi boss, impersonati da oggetti di cancelleria il cui design non sarà sempre accattivante. In questi scontri però, la meccanica di combattimento sarà invertita. Sarà infatti il boss a trovarsi al centro dell’arena, e noi dovremo trovare la strada migliore per giungere sulla casella giusta e colpirlo. Bisognerà poi capire quali siano le giuste contromisure per difendersi dai suoi attacchi.

Paper Mario: The Origami King - Photo Credits: Nintendo
Paper Mario: The Origami King – Photo Credits: Nintendo

Gli scontri risultano però alla lunga poco stimolanti. Bisogna tuttavia considerare anche il fatto che le battaglie non permettono di ottenere punti esperienza, ma solamente soldi da spendere nei negozi. Questo farà sì che l’incentivo ad affrontare le battaglie sia veramente minimo, e che anzi ogni tanto queste risultino un po’ d’intralcio all’incedere dell’avventura.

Il motivo principale per affrontare i combattimenti, oltre che proseguire (nel caso un nemico blocchi il passaggio), è ottenere dei coriandoli, necessari per riparare i vari Strappi Strambi che danneggiano il Regno dei Funghi.

Paper Mario: The Origami King - Photo Credits: Nintendo
Paper Mario: The Origami King – Photo Credits: Nintendo

Un mondo colorato ed esplorabile…

Lo stile grafico di Paper Mario: The Origami King è coloratissimo, affascinante e ben strutturato. Il mondo di gioco è coerente ed esplorabile. Tra i personaggi secondari, oltre agli assistenti, spiccano i numerosi Toad sparsi per la mappa. Questi possono essere “stirati” con una bella martellata, in modo che tornino a popolare il loro Borgo o che riaprano le attività a cui si dedicavano, permettendoci di acquistare – ad esempio – oggetti curativi e potenziamenti.

Paper Mario: The Origami King - Photo Credits: Nintendo
Paper Mario: The Origami King – Photo Credits: Nintendo

La trama sarà allegra e divertente in pieno stile Nintendo. Antagonista del gioco l’origami king Re Olly, che rapisce (ovviamente) Peach, e che ha imbrigliato con nastri colorati il suo castello, piegando letteralmente il mondo al suo volere. Tutto cambia, e da semplici fogli i personaggi diventano complessi origami.

La sceneggiatura sarà il punto forte, giocando con doppi sensi cartacei sia a livello narrativo che meta narrativo. La scrittura è leggera e divertente, e strappa sinceri sorrisi. L’adattamento italiano valorizza poi al meglio le trovate degli autori, che ci stuzzicano costantemente con giochi di parole a tema cartaceo e non.

L’obiettivo dell’idraulico baffuto, aiutato dalla sorella del sovrano, Olivia, sarà quello di trovare l’origine dei cinque nastri, così da rimuoverli e liberare il castello. Il titolo punta quindi fortemente sull’esplorazione. Mario dovrà visitare altrettante aree, diverse tra loro e ben caratterizzate. I cinque Regni del gioco sono a loro volta frazionati in varie zone, ognuna contente diversi elementi nascosti.

Paper Mario: The Origami King - Photo Credits: Nintendo
Paper Mario: The Origami King – Photo Credits: Nintendo

…ricco di cose da scoprire!

Durante il cammino ci imbatteremo in rompicapo ambientali, che sfrutteranno i poteri acquisiti da Mario, come le braccia allungabili che permettono di rimuovere e tagliare i fogli che compongono il mondo per aprire nuove strade e trovare i collezionabili. Tutto questo spingerà il giocatore a settacciare a fondo il mondo di gioco, per trovare segreti o i coriandoli che permetteranno di ricostruire elementi dell’ambientazione.

Incontreremo poi i cosiddetti “eventi”: minigiochi come la pesca, la funivia, il cercare tesori all’interno di un sottomarino, o viaggiare nel deserto a bordo di una buffa automobile. Questi allungheranno le 30 ore di gioco circa che serviranno per giungere ai titoli di coda.

Un plauso particolare va fatto poi alla colonna sonora, comprendendo nel discorso anche il sound design, che è piacevolissima: forse una delle cose meglio riuscite di Paper Mario: The Origami King.

Paper Mario: The Origami King - Photo Credits: Nintendo
Paper Mario: The Origami King – Photo Credits: Nintendo

Conclusione

La saga di Paper Mario è quindi ritornata più forte e colorata che mai. Questo nuovo The Origami King riesce ad innovare pur mantenendo le caratteristiche peculiari della saga. Sebbene non raggiunga i livelli di Odissey o Luigi’s Mansion, e non mostri un tasso di sfida elevato, gli enigmi ambientali e le nuove meccaniche di combattimento sapranno divertirvi fino alla fine, nel seguire una storia divertente seppur con complessa.

PRO
– Grafica accattivante
– Varietà continua di ambientazioni e Gameplay
– Combat System innovativo

CONTRO
– Non è più un GDR ma un Platform-Adventure
– Scontri alla lunga poco stimolanti
– Livello di sfida non eccelso

VOTO: 8,5