
Divieto del Party Mode in Formula 1: ultimi aggiornamenti e considerazioni
Le voci di questi giorni sul possibile divieto di utilizzo del Party Mode in Formula 1 a partire dal prossimo GP del Belgio hanno creato diverse discussioni sul tema. Lewis Hamilton, e quindi la Mercedes, ha voluto dire la sua opinione in merito durante la conferenza stampa di ieri pomeriggio sul tracciato di Barcellona. Scopriamo cosa è il Party Mode, a cosa serve e le nostre considerazioni in merito all’argomento
Addio al Party Mode in Formula 1 – La situazione attuale
Il Party Mode, ovvero la mappatura più spinta del propulsore usata in qualifica, è stato introdotto in F1 dalla Mercedes sin dall’inizio dell’era ibrida nel 2014. Col passare del tempo gli avversari hanno provato a imitare tale soluzione, come la Ferrari. Stando però sulla questione del divieto al suo utilizzo, l’intenzione originaria della FIA era quella di vietarlo dal 2021. Tuttavia al momento sembra che ciò possa avvenire una volta che il circus arriverà in Belgio. Questo significa che tutti i team che sfruttano tale configurazione del motore dovranno abituarsi a farne a meno, in primis Mercedes.

La preoccupazione maggiore deriva dal fatto che la FIA è decisa ad intervenire in deroga al regolamento tecnico, bypassando la volontà delle scuderie di Formula 1. Sarebbe dunque un’imposizione dall’alto per forza di cose impossibile da respingere. La principale motivazione data dalla Federazione per anticipare questa modifica delle regole è che così facendo la stessa FIA potrà controllare meglio le Power Unit. Ciò può anche essere vero, ma bisogna tener presente che in tal caso si va a colpire pure l’aspetto delle performance in pista. E farlo a stagione in corso non è proprio il massimo, soprattutto dal punto di vista delle squadre iscritte al campionato.
Tutta questa fretta deriva da un tentativo in extremis della FIA di riequilibrare lo svantaggio subito da alcuni team – tra cui Ferrari – in questa stagione nel seguire le regole, dato che sembra sia stato scoperto come Mercedes e Red Bull continuino a sfruttare in modo esagerato, quindi illecito, le zone grigie del regolamento.
L’attacco di Hamilton alla Federazione
Una scelta del genere si inserisce nel solco della maggior restrizione alla libertà dei team di aggirare i limiti imposti dal regolamento – ricordiamo l’accordo FIA-Ferrari -, però Mercedes da tutto questo non può certamente uscirne bene. Uno dei punti di forza delle Frecce Nere in questa stagione è anche la maggior potenza del motore, soprattutto in qualifica. La scuderia anglo-tedesca ha quindi provato a difendersi, attraverso le dichiarazioni rilasciate da Lewis Hamilton. Vedremo nei prossimi giorni se queste parole avranno qualche effetto.

“Non è una sorpresa. Loro (la FIA, ndr) cercano sempre di rallentarci. È ovvio che lo stiano facendo per questo, ma non penso che riusciranno a raggiungere il risultato che vogliono. Quindi andrà tutto bene anche se lo fanno”. Lewis Hamilton
Party Mode Formula 1, qualche dubbio c’è
Una situazione di questo genere ci impone di fare delle considerazioni. La principale di queste è che sono ancora una volta i tempi a creare qualche dubbio. Come mai se l’intenzione era quella di apportare modifiche dal 2021, ora si propende per intervenire senza una discussione con i team a campionato in corso? Se la volontà era quella di evitare, come pare, aggiramenti delle regole sulla Power Unit, si poteva tranquillamente proseguire sulla scia dell’accordo tra FIA e Ferrari, quando ancora il campionato non era partito. In secondo luogo, ormai tutti i team di Formula 1 hanno fatto l’abitudine al Party Mode, quando tra l’altro sono stati investiti milioni di euro e fermo restando che l’idea di motori più potenti in qualifica è da sempre presente in F1.

A differenza del passato però si tratta di mappature, che non necessitano un cambiamento di propulsore come accadeva negli anni ’80 e che in teoria vanno d’accordo con il principio di contenimento dei costi, ormai di primo piano per Liberty Media. Dietro questi 2 punti però ve ne è anche un terzo, legato al caso CopyGate. Molti team sembrano infatti uniti al 100% contro Racing Point e Mercedes, colpevoli di essersi passati i compiti a vicenda. Un’unità di intenti cosi forte non è passata inosservata alla FIA, e forse la questione Party Mode vuole essere un primo passo per mettere in secondo piano la questione dei passaggi di disegni e progetti. Un caso che ha come co-protagonista proprio Mercedes e che, con il Patto della Concordia ancora da firmare, potrebbe portare a gravi conseguenze per il futuro del circus.
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