Patrizia Reggiani non vivrà più con Loredana Canò, ex compagna di cella e in seguito diventata la sua assistente personale. La Canò viveva a Milano nella lussuosa villa della Reggiani, che le aveva stipulato un contratto di lavoro. Le due si erano conosciute in carcere nel 2012 dove la Reggiani stava scontando la pena come mandante dell’omicidio di suo marito Maurizio Gucci, stilista dell’omonima casa di moda. La Canò, invece, era in cella per ricettazione e detenzione di arma modificata.
Patrizia Reggiani e Loredana Canò: la testimonianza del domestico
I giudici del Tribunale di Milano hanno costretto l’assistente della Reggiani ad allontanarsi dalla villa dell’ex Lady Gucci. La Canò dovrà rispettare un ordine di protezione e non potrà avvicinarsi alla villa o ai luoghi frequentati da Patrizia Reggiani. Secondo il Tribunale, la Canò sfruttava le fragilità psichiche dell’amica milionaria, manipolandola al fine di sottrarle denaro. Nell’ordinanza i giudici scrivono:
Dall’ascolto emergeva la dittatura da parte della Canò di un comunicato in cui la Reggiani avrebbe dovuto riferire ai giornalisti il malcontento per l’operato del giudice tutelare e del nuovo amministrazione di sostegno.
Nella decisione dell’ordine di protezione da parte del Tribunale il domestico di Villa Gucci ha avuto un ruolo fondamentale. Il collaboratore ha consegnato alla Procura alcuni audio che incastrano l’assistente. Dalle prove emerge la condotta manipolatoria della Canò nei confronti di Patrizia Reggiani. L’assistente avrebbe messo in atto comportamenti ossessivi e maltrattamenti nei confronti dell’ex moglie di Gucci compromettendo la sua vita privata.
Giulia Panella
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