Visionaria, performer da brivido e incredibile poetessa, Patti Smith ha segnato la storia del rock con la sua voce potente e le sue canzoni all’avanguardia. Entrata nel mondo della musica a ventotto anni, nel 1975 inizia la sua carriera con l’album Horses. Prodotto da John Cale, Horses, mostra immediatamente la qualità della rocker, le sue doti vocali e quel rock così “punk” che ha reso la Smith una rockstar accostabile ai più grandi, come Bob Dylan e Jim Morrison.

Sin dall’inizio della sua carriera, la Smith diviene una vera e propria icona per coloro che si volevano avvicinare ad un rock fatto di una pasta innovativa e fuori dal comune.
Patti riusciva a produrre musica rock con lungimiranza e cogliendo sfumature inedite di un genere musicale che, negli anni ’70, ha conquistato il mondo in maniera inarrestabile.
La sua musica arriva in cima alle classifiche, come accade per Because the Night, scritta con Bruce Springsteen per l’album Easter (1978).

Patti Smith, “Because the Night” e “People Have the Power”

Love is an angel, disguised as lust / Here in our bed ’til the morning comes“, “L’amore è un angelo travestito da lussuria Qui nel nostro letto, finché il mattino arriva“. Because the Night è un brano entrato nella storia della musica rock. Un pezzo adattato al femminile, sensuale, dirompente.
Perché la forza della Smith risiede proprio in questo: rendere ogni brano, anche non originalmente suo, qualcosa di sublime, emozionante, riadattato alle sue percezioni e al suo stile unico, garantendone un successo.

Dopo un periodo di ritiro dalle scene per godersi la sua vita privata, nel 1988 la cantautrice torna più forte che mai con un nuovo disco hard rock, Dream of Life. L’album contiene People Have the Power, una delle sue maggiori hit, che diverrà un vero e proprio inno alla libertà e alla democrazia, nonché una delle canzoni rimaste nella storia per il suo testo fortemente antebellico. Patti Smith si fa così portavoce dei valori propri della generazione X, quella degli anni Sessanta che si rivolge al mondo chiedendo pace e amore.

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Il ritorno della Smith dopo anni di silenzio

Dopo aver perso l’amato marito Fred per un attacco cardiaco, la rockstar porta a termine un album progettato da lungo tempo con il suo compagno: Gone Again (1996), sesto album della cantautrice statunitense. Gone Again segna il ritorno della Smith sulle scene, dopo un periodo di silenzio a causa dei lutti avvenuti nella sua vita privata.

La musica politicamente e socialmente impegnata di Patti Smith la rende un’icona immortale per gli appassionati del genere e nel panorama musicale mondiale. Le sue canzoni mirano alle sofferenze, ai dolori e alle follie del mondo. Dedica i suoi testi all’invasione cinese del Tibet, alla morte di Ginsberg e Burroughs, al Vietnam, a Madre Teresa e al mito di Ho Chi Minh, a cui Patti dedica il suo album del 2000, Gung Ho.

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Patti Smith, un nome diventato leggenda

Patti Smith è una vera e propria potenza al femminile, una rockstar a pieno titolo e un punto di riferimento per vecchie e nuove generazioni. Le sue canzoni mescolano amore, sofferenza, odio, fragilità. Connettono gli esseri umani perché parlano di umanità, nei suoi aspetti più crudi ma anche più veri. Dopo quasi cinquant’anni di carriera, la Smith continua ancora oggi a farci sognare ed emozionare con la sua voce graffiata e potente, segnando il suo nome nella grande enciclopedia delle leggende della musica rock.

Nicole Ceccucci