Continuano gli scontri tra Pd e M5S sull’immigrazione e giustizia. Di Maio, infatti, ha già espresso la sua posizione contraria alle modifiche dei decreti sicurezza e sulla proposta di approvazione dello ius culturae. Sembrano invece uniti su investimenti green.
Proprio durante l’assemblea del Partito Democratico tenuta a metà novembre, lo stesso segretario Nicola Zingaretti si è espresso sulla necessità di delineare una vera e propria nuova agenda per il governo Pd-M5S.
Infatti, secondo quest’ultimo, avrebbero dovuto alzare di più l’asticella durante il confronto sul programma durante la nascita del governo Conte 2.
Sembra ora fondamentale, per i dem, apportare delle modifiche ai decreti sicurezza e approvare lo Ius soli e Ius culturae.
Sulle tematiche in questione, però, posizioni differenti hanno assunto i 5 Stelle.
La contrapposizione sulla giustizia
Va avanti da settimane la contrapposizione sulla giustizia. Ma Zingaretti questa volta non sembra voler cedere. A gennaio, infatti, entrerà in vigore la norma approvata in precedenza dal governo gialloverde che prevede la sospensione della prescrizione dopo il primo grado di giudizio, a prescindere dall’esito della condanna.
Diverse sono state le soluzioni, proposte dal Pd, per evitare che una persona resti sotto processo per anni. Il M5S, però, sembra rimanere fedele alla sua posizione iniziale. Il vicesegretario dem, Andrea Orlando, ha quindi parlato della possibilità che il PD voti un Ddl contro il blocco della prescrizione, presentato da Forza Italia.
La questione immigrazione
Posizioni distanti sembrano anche quelle sul tema dell’immigrazione, tema che risulta centrale nel confronto tra M5S e Pd.
Luigi Di Maio (leader politico del Movimento), infatti, sembra aver stoppato da subito sia la proposta di modificare i decreti sicurezza voluti da Matteo Salvini, sia la proposta dei dem di approvare lo Ius culturae.
Vicinanza su investimenti green
I punti d’incontro per una nuova agenda comune sono stati trovati, come i dirigenti dem hanno detto in questi giorni a Largo del Nazareno, però sugli investimenti verdi per uno sviluppo sostenibile, sugli interventi sul territorio contro il dissesto idro-geologico e sulle misure necessarie a sostenere i ceti più deboli a partire da un rafforzamento del taglio del cuneo fiscale sul lavoro.