FIMP:Possibile somiglianza clinica tra coronavirus e geloni

Possibile somiglianza tra coronavirus e geloni
Possibile somiglianza tra coronavirus e geloni

La FIMP “Federazione Italiana Medici e Pediatri” registra 100 casi, tra i suoi iscritti, di “Erythema Pernio-like” in 20 giorni:una sintomatologia con cadenza anomala. Nasce l’ipotesi di una possibile somiglianza tra i sintomi di coronavirus e geloni.

Possibile somiglianza tra coronavirus e geloni: parla il segretario Mattia Doria

La notizia è arrivata dal segretario nazionale della FIMP alle Attività Scientifiche ed Etiche, Mattia Doria:

“Si tratta di insolite lesioni dei piedi ed in minor misura delle mani, con caratteristiche cliniche del tutto simili a quelle dell’Eritema Pernio”.

Mattia Doria fa notare che:

“Nel periodo tra l’8 e il 27 Aprile 2020 sono state raccolte le schede cliniche di 100 bambini e adolescenti, in cui erano registrate lesioni simili a geloni. É stato possibile effettuare un tampone rinofaringeo per Sars-Cov-2 solo nel 14% dei casi. Di questi solo un bambino è risultato positivo”.

Il segretario Doria, per non creare allarmismi, segnala che:

“Non sappiamo se queste lesioni possano essere correlate all’epidemia di Covid-19. Solo alcuni dei pazienti osservati, per lo più privi di altri sintomi, hanno avuto la possibilità di accertamenti di laboratorio. Tuttavia, la coincidenza cronologica dei due eventi e la possibilità che fra i meccanismi dell’infezione da Covid-19 possano rientrare alterazioni vascolari, lascia spazio alla non verificata ipotesi che la comparsa di lesioni a carico dell’ Erythema Pernio-Like possano rappresentarne un’espressione cutanea nel bambino”.

Aggiunge il segretario Doria:

“Sono state osservate lesioni dermatologiche sui piedi su molti pazienti ricoverati con Covid-19. Quindi tale quadro sarebbe compatibile con la manifestazione della malattia nell’adulto. Confermato già in Cina, Spagna e Francia”

Il parere del Coordinatore Nazionale di dermatologia Giuseppe Ruggiero

Secondo Giuseppe Ruggiero, Coordinatore Nazionale del Gruppo di Studio di Dermatologia Pediatrica della FIMP: “Si tratta di manifestazioni cutanee di colore rosso violaceo, che abbiamo potuto rilevare mediante esame fisico diretto o indiretto. I maschi sono risultati maggiormente interessati (64%) e l’età media complessiva è risultata di 12,5 anni. Segnalato tra Sicilia e Campania il 40% dei casi. Il tempo medio dall’esordio dei sintomi alla segnalazione è stato di 13,87 giorni. Non rilevate in nessuno dei pazienti lesioni o recenti esposizioni al freddo. Ad essere più colpite le estremità degli arti, con solo due casi che interessavano il viso. Segnalati in 61 pazienti sintomi locali. In 16 pazienti erano presenti anche sintomi extra-cutanei, in particolare febbre e mal di gola”.

Prosegue Ruggiero: “Nel 74% dei casi presa in considerazione una terapia locale e/o sistemica. Nel restante 26% effettuata alcuna terapia. Al giorno 4, il 36,8% dei pazienti presentava miglioramenti significativi. Nel giorno 8 e 12, questa percentuale è risultata rispettivamente del 59,2% e del 72,36%. Non è stata osservata, confrontando il tasso di miglioramento tra i soggetti trattati e non trattati, nessuna differenza significativa”.

Le conclusioni del Segretario Doria a riguardo

Secondo il segretario Mattia Doria non è possibile per ora portare a conclusione gli studi avviati dal FIMP in quanto: “Occorreranno maggiori studi clinici ed epidemiologici per verificare la possibile correlazione fra insorgenza di lesioni Erythema Pernio-like e l’infezione da Covid-19. Magari per usare la manifestazione cutanea come campanello d’allarme di una positività.I Pediatri di Famiglia italiani, con il gruppo di studio di Dermatologia della FIMP continueranno a monitorare il fenomeno, per il quale rimane aperta la raccolta dei casi attraverso i canali istituiti dalla Federazione. Per procedere con una diagnosi differenziale ed eventualmente evitare il contagio, qualora fosse dimostrata la correlazione con Covid-19, invitiamo le famiglie a continuare a seguire le nostre indicazioni attraverso il triage telefonico.”

Doria, che vuole rassicurare i genitori aggiunge:”Che si sia intervenuti con trattamenti farmacologici o che si sia invece attesa una risoluzione spontanea, le lesioni sono benigne e il decorso clinico al momento è favorevole”.

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