Il software israeliano Pegasus è stato usato per intercettazioni illegali ai danni di attivisti e giornalisti. Sotto controllo anche ministri e autorità religiose. A rivelare il nuovo caso di spionaggio un’inchiesta di diverse organizzazioni giornalistiche riunite in un consorzio denominato Pegasus project
Il software Pegasus e lo spionaggio illegale contro attivisti e giornalisti
Pegasus è un software israeliano che attacca i cellulari consentendo di accedere a diverse informazioni tra cui mail, telefonate e app criptate come Whatsapp e Telegram con attivazione a distanza di microfoni. Un programma delicato ideato dalla società israeliana NSO group e venduto sotto il rigido controllo del governo israeliano. Eppure secondo un’inchiesta giornalistica, realizzata da un consorzio di organizzazioni giornalistiche denominato Pegasus project, questo programma sarebbe stato utilizzato illegalmente da diversi governi come Messico, Ungheria, Arabia Saudita. Più 180 i giornalisti sotto controllo in tutto il mondo facenti parte di diverse testate e canali tv come Cnn e New York Times.
A questi si aggiungono, secondo il Guardian, “centinaia tra uomini d’affari, autorità religiose, accademici, operatori di Organizzazioni non governativi, sindacalisti, funzionari governativi, ministri, presidenti e primi ministri”. Per il Pegasus Project i cellulari messi sotto controllo da diversi paesi sarebbero 50000 di cui oltre mille in Europa. Sono questi dati teorici che per diventare effettivi richiederebbero il controllo di ogni cellulare segnalato. Tra i nomi dei giornalisti potenzialmente sotto controllo spiccano quello della direttrice del Financial Times Roula Khalaf, del reporter Ben Hubbard, a capo dell’ufficio di Beirut del New York Times e del giornalista assassinato Cecilio Pineda Birto. Infine potrebbero essere state spiate 37 persone vicine a Jamal Khashoggi, il reporter assassinato nel consolato arabo di Istanbul. Tra di essi anche la fidanzata probabilmente intercettata 4 giorni dopo la morte del giornalista.
La risposta di NSO e dei governi coinvolti
NSO ritiene un’esagerazione il numero di 50000 cellulari sostenendo che non può essere “una lista di numeri di telefono colpiti da governi che usano Pegasus”. La società israeliana affermato di selezionare accuratamente gli acquirenti del suo programma consistenti in intelligence e forze militari di 40 paesi diversi. Il tutto controllando che i clienti rispettino i diritti umani. Dal canto loro i governi messi sotto accusa come Marocco e India hanno negato di aver usato Pegasus illegalmente.
Stefano Delle Cave