
Lo Stadio Pier Luigi Penzo di Venezia è intitolato ad uno storico militare italiano protagonista della prima guerra mondiale. Situato nella laguna veneziana sull’isola di Sant’Elena, è uno degli impianti più antichi d’Italia.
L’aviatore Pier Luigi Penzo
Nato e cresciuto a Venezia, Pier Luigi Penzo studiò presso l’accademia navale e si arruolò nella Regia Marina nel 1916. La sua passione per l’aviazione lo spinse a prendere il brevetto di pilota di idrovolante. Durante la prima guerra mondiale difese gli spazi aerei del Regno d’Italia ma fu abbattuto sull’Alto Adriatico e fatto prigioniero. Processato a Spalato fu spedito nel campo di concentramento di Mathausen.
Dopo la guerra divenne amico di Gabriele D’Annunzio. Il suo amore per l’aviazione lo spinse a lasciare la Marina per dedicarsi all’Aeronautica. Conobbe l’aviatore Italo Balbo, di cui divenne uno stretto collaboratore, condividendo con lui varie spedizioni. Nel corso del 1928 Balbo spedì Penzo al Polo Nord per una missione di salvataggio: la spedizione dell’esploratore Umberto Nobile era precipitata, a bordo di un dirigibile, nel Mar Glaciale Artico.
Il 31 agosto durante il viaggio di ritorno, mentre sorvola i cieli della Francia, il suo velivolo tocca dei cavi elettrici a causa del maltempo, e precipita nel fiume Rodano. Penzo e altre due persone affondarono insieme all’aereo. Il suo corpo fu recuperato solo qualche settimana dopo e venne decorato con la medaglia d’argento dell’aeronautica. Nel 1931 gli fu intitolato lo stadio comunale di calcio di Venezia, dopo la celebrazione per i 10 anni dalla vittoria della prima guerra mondiale.

Lo stadio Pier Luigi Penzo
Lo stadio comunale di Venezia è situato sull’isola di Sant’Elena, nella laguna veneziana. L’impianto fu utilizzato già nei primi anni 10 del 1900. Negli anni successivi fu poi ampliato e adeguato fino a portare la capienza a quasi 15 mila spettatori. Nel 1931 prese la denominazione di Campo Comunale Pier Luigi Penzo.
Tra il 1939 e gli anni 60, con il Venezia promosso in Serie A, lo stadio venne ulteriormente ampliato e ristrutturato fino a raggiungere la capienza di 26 mila posti. Nel 1970 il maltempo danneggia lo stadio che viene riparato solo parzialmente a causa degli scarsi risultati della squadra in quegli anni.
A cavallo degli anni ’90 e 2000, con il Venezia di nuovo nelle categorie maggiori, lo stadio viene ristrutturato. Ma una tromba d’aria, nel luglio del 2012, abbattutasi sull’isola di Sant’Elena danneggiò di nuovo l’impianto, ormai ridotto sempre più in condizione di degrado. Inoltre lo stadio, situato su un’isola, è difficile da raggiungere, bisogna infatti prendere un traghetto, cosa molto suggestiva ma non semplice dal punto di vista logistico.
Il nuovo stadio
Joe Tacopina, nuovo proprietario del Venezia, nel 2016, inizia a parlare della possibilità di costruire un nuovo stadio, vicino all’aeroporto. A febbraio 2020 il Venezia cambia proprietà, il nuovo presidente diventa Duncan Niederauer. Il suo primo obiettivo è proprio la costruzione dello stadio. Sembra la volta buona, fino a quando pochi giorni fa esce una notizia che fa indispettire la tifoseria veneziana: a causa della partenza dei lavori alla ferrovia, gli inizi dei lavori per lo stadio nuovo saranno posticipati di altri 4-5 anni.
Ecco le dichiarazioni della Curva Sud del Venezia emerse in un comunicato:
“Chiediamo ed esigiamo che la società si esponga chiaramente e definitivamente sulla questione, illustrando quale sia la loro idea di società sportiva, quale il loro piano sul nuovo stadio e se esista un eventuale alternativa che ci permetta una sopravvivenza quantomeno serena, che sia a Sant’Elena od in qualsiasi altra parte della città. Una città così famosa nel mondo deve avere impianti degni del nome di Venezia, in particolare in seguito ai grandi risultati ottenuti dalle compagini cittadine sia nel calcio che nel basket“.
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