Era il 1997 quando la 20th Century Fox ha lanciato al cinema l’ennesima storia animata. Questa, però, era una storia del tutto particolare fin dall’inizio, o meglio, dal titolo del lungometraggio animato; infatti, il nome “Anastasia” può far venire in mente solo una cosa per chi ha studiato al meglio la storia moderna. 

Questo cartone animato, anche in modo fantasioso, ha riportato in vita una leggenda dopo anni di misteri e false piste solo per una cosa: la scomparsa di una principessa russa dopo che è stata uccisa insieme alla sua famiglia nel 1918. 

Sveleremo tutti i particolari presto nel corso dell’articolo, per ora basta sapere che la sua storia ha sia appassionato che incuriosito molte persone di tutto il mondo, in molti poi sono diventati storici solo per poter studiare da vicino una delle famiglie russe più importati degli anni ‘20 e soprattutto perché la storia con Dimitri è considerata migliore di molte storie Disney. 

La storia di Anastasia 

Anastasia è la quarta di cinque figli della Zarina Alessandra e dell’Imperatore russo Nicola II, il suo nome vero era: Anastasija Nikolaevna Romanova, era chiamata “Granduchessa”, nata il 18 giugno 1901, è stata cresciuta insieme alle sue sorelle ed il fratello secondo l’educazione russa dell’epoca, tutti loro studiavano a casa seguiti da diversi professori, lei era quella che somigliava di più al padre e anche quella che era più affezionata a lui. 

Durante la Prima Guerra Mondiale, la madre e le due sorelle maggiori, Olga e Tatiana prestavano soccorso ai malati e feriti come infermiere, e nel tempo libero creavano bende o cucivano vestiti per i poveri, mentre Anya e Marija, le più giovani, cercavano di sollevare il morale delle persone e aiutavano anche a trascrivere lettere dettate dai feriti per le proprie famiglie. 

In quel periodo persino il loro palazzo fu adibito ad ospedale, così per loro era più facile aiutare e restare al tempo stesso al sicuro tra le mura di casa; nonostante l’alto incarico che avevano, nessuna di loro si è mai resa superiore e importane anche nei confronti del popolo dato che aiutavano molto i civili e vendevano i loro lavori per beneficenza.

Si aiutavano anche tra di loro. Capitò che, durante una diffusione di morbillo che fece ammalare tutti e cinque i ragazzi, Olga venne anche un’infezione all’intestino, tutti presero diversi e tanti medicinali che questo portò alla perdita dei loro capelli, alla fine vennero tutte rasate a zero in attesa che poi sarebbero ricresciuti dopo la guarigione.  

Nel 1917, durante la Rivoluzione russa, venne richiesta la fine del dominio imperiale, ed il partito dei bolscevichi guidato da Lenin, obbligò Nicola II ad abdicare a favore però del fratello minore Michail Aleksandrovic, che subito poi rinunciò alla corona e diede il potere nelle mani di un governo provvisorio formato da socialisti rivoluzionari. 

Alla fine la Famiglia Imperiale venne prima messa agli arresti domiciliari nel proprio palazzo, per evitare che fuggissero ed organizzassero una controrivoluzione per riprendere il proprio posto, poi vennero spostate in varie residenze più umili e modeste in cui dovettero loro lavorare e coltivare la terra, cucinare e aiutati anche da pochi servi rimasti ancora fedeli alla famiglia. 

Nel luglio del 1918 vennero giustiziati da un plotone di esecuzione per il timore che la città potesse essere occupata dal movimento dei “bianchi” (conosciuti come Legione Cecoslovacca) col rischio che avrebbe certamente salvato l’intera famiglia che ormai risultava forte problema politico. 

Durante la notte tra il 16 e del 17 tutti loro vennero svegliati e portati con l’inganno nello scantinato della casa e fatti mettere in posa per una foto, il commissario Jurovskij lesse la sentenza di morte e, insieme ai suoi soldati, fucilò tutti i membri della Famiglia Romanov. 

Chi è Dimitri? si sono mai incontrati nella realtà? 

In realtà nulla, solo il cartone animato ha inscenato una storia d’amore tra la principessa e anche un ragazzo della sua stessa età che lavorava nelle cucine del palazzo reale, ma quando ci fu il colpo di stato e la Famiglia Imperiale dovette abbandonare il palazzo e scappare, fu questo ragazzo che si chiamava Dimitri a favorire loro la fuga anche se per poco. 

La storia per bambini è stata molto modificata per permettere alla granduchessa un ricordo bello dato che è morta da innocente, poi però si è scoperto che c’è stato veramente un Dimitri legato per di più alla storia di Grigorij Rasputin, un personaggio che ha fatto parte della Famiglia Imperiale per via dei poteri che diceva di avere. 

Si professava mistico e guaritore, fu l’unico in grado di salvare più volte la vita al piccolo Aleksej, che soffriva di emofilia ereditatagli dalla madre, e da lei venne invitato a vivere al palazzo, in questo modo conquistò la fiducia di tutti, persino dell’imperatore e, su suo suggerimento, fece anche delle scelte politiche sbagliate. 

Quella di Rasputin è un’altra storia ancora, dopo la morte della Famiglia Imperiale, per via della sua forte influenza in molti cercarono di ucciderlo con scarsi risultati, poi un gruppo di russi ci riuscì, e tra questi c’erano due uomini che si chiamavano Vlad e Dimitri (o Dmitry). 

Entrambi sono nel cartone e riescono ad aiutare la principessa perduta a ritrovare le sue origini; per anni nella storia molte donne sono passate alla storia dicendo di essere Anastasia che è sopravvissuta alla strage ed è riuscita a scappare, e non solo lei. 

Purtroppo la storia è diversa, tutti quanti vennero seppelliti dopo la morte in un bosco per essere dimenticati da tutti, ed un cranio che apparteneva ad una delle sorelle che fu portato a Lenin per confermare la strage, venne riunito al resto della famiglia e dato loro degna sepoltura nel 1998 a San Pietroburgo nella Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo con tutti gli onori.  

I due protagonisti nella realtà non si sono mai incontrati, ma la magia del cinema e dell’animazione ha dato loro spazio e creato una storia piena di amore e anche qualche battibecco, che viene direttamente dal passato e che speriamo nessuno dimentichi, forse è proprio per questo che la loro storia è considerata come “migliore” tra le storie di principesse, i personaggi sono realmente esistiti. 

Federica Scalise

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