Perché il puppy yoga è proibito? Le nuove regole del Ministero della Salute

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Di Marianna Soru

Dopo aver spopolato in pochissimo tempo, la moda americana del puppy yoga ha subito un rapido tracollo. In Italia infatti, dopo una prima denuncia da parte del programma televisivo Striscia La Notizia, il caso è arrivato al Ministero della Salute che ne ha decretato ufficialmente la fine.

Perché è stato vietato il puppy yoga

Il puppy yoga è un’attività che prevede sessioni di yoga di circa un’ora. La particolarità è che, durante la lezione, sono presenti anche dei cuccioli di cane di diverse razze. A renderlo bandito non è l’attività in se, ma il fatto che siano dei cuccioli a essere coinvolti. “Gli Interventi Assistiti con Animali (IAA) non possono essere fatti con cuccioli ma solo con soggetti adulti, condizione necessaria per tutelare la loro salute e il loro benessere”, proclama il Ministero della Salute. Diverse Associazioni a favore del benessere degli animali, come LNDC Animal Protection, si sono sin da subito mossi contro questa iniziativa. Piera Rosati, presidente dell’associazione, dice: “Continueremo a rimanere vigili su questo fronte e a combattere sempre verso ogni forma di maltrattamento e sfruttamento di animali. Chiediamo ad Asl e cittadini di segnalare tempestivamente queste attività in tutta Italia ad autorità e polizia”.

LNDC Animal Protection si è attivata sporgendo denuncia, commissionando e allegando alla stessa la perizia di due medici veterinari ed esperti in comportamento animale. La stessa Associazione ha infatti affermato che “I veterinari hanno anticipato ciò che si legge ora nella nota ufficiale emessa dal Ministero della Salute. Cioè che gli Interventi Assistiti con Animali (IAA), all’interno dei quali rientra la pratica diffusa, non solo a Milano, ma in molti centri yoga di tutta Italia, non possono essere fatti con i cuccioli. Questo era già scritto chiaramente nelle Linee Guida Nazionali sugli IAA e quest’ultima nota del Ministero lo ha ulteriormente ribadito, senza lasciare spazio a interpretazioni diverse o fraintendimenti.”

Il testo del Ministero della Salute

Il Ministero della Salute ha emanato una nota il 24 aprile di quest’anno, che recita: “La scrivente Direzione Generale è venuta a conoscenza, tramite segnalazioni e mezzi di informazione, di sedute definite “Puppy Yoga” erogate con cuccioli di cane in quasi tutto il territorio nazionale. Da quanto segnalato alla scrivente, alcune associazioni contatterebbero direttamente allevamenti di cani per ottenere, in detenzione temporanea, cuccioli da utilizzare in incontri con utenti nel corso di sessioni di yoga. Tale attività si configura come un intervento con finalità ludico-ricreative e di socializzazione volto al miglioramento della qualità di vita e al benessere della persona.”

E ancora: “Rientrando quindi nell’ambito delle Attività Assistite con gli Animali (AAA) regolamentate dall’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, recante “Linee guida nazionali per gli interventi assistiti con gli animali (IAA)” (Rep. Atti n. 60/CSR del 25 marzo 2015). L’Accordo stabilisce, in Allegato A capitolo 8, che gli animali coinvolti in IAA siano soggetti adulti, condizione necessaria a tutelare la salute e il benessere degli animali oltre che la sicurezza dell’utenza. Pertanto, si invitano le Regioni e Province autonome a vigilare affinché eventuali pratiche di Attività Assistite con gli Animali con l’impiego di cuccioli non vengano erogate in quanto non rispondenti ai requisiti previsti nell’Accordo succitato.”

Marianna Soru

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