Esplorazione urbana, sui social spopola l’esplorazione dei luoghi abbandonati: il fenomeno dell’UrbEX

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Di Marta Tomassetti

L’esplorazione urbana, comunemente abbreviata UrbEx (dal termine inglese “urban exploration”), è un’attività che coinvolge l’esplorazione di edifici, o più in generale strutture antropiche, abbandonati o in disuso. Questa pratica e il termine UrbEx sono, anche grazie alla condivisione di contenuti sui social, sempre più riconosciute e apprezzate dal pubblico, attratto dal mix di adrenalina, curiosità storiche e fotografia che i contenuti di UrbEx garantiscono.

Esplorazione urbana: UrbEx tra adrenalina, storia e fotografia

UrbEx

Oggetto delle esplorazioni degli urbexers sono luoghi dimenticati dal tempo, come fabbriche abbandonate, ospedali dismessi, stazioni ferroviarie decadenti e altro ancora, ma anche infrastrutture, gallerie e sotterranei. Questi luoghi, spesso vicini, ma dimenticati o inosservati, esercitano un forte fascino e sono spesso avvolti da un’atmosfera decadente, e offrono agli esploratori esperienze allo stesso tempo adrenaliniche e affascinanti.

Per molti, l’UrbEx rappresenta infatti un modo per sfuggire alla monotonia di una cultura in cui tutto sembra facilmente conoscibile e alla portata di un click. Se un tempo il mondo sembrava ampio e sconosciuto e anche solo intraprendere un viaggio comportava un’avventura verso l’ignoto, ad oggi sembra invece tutto estremamente vicino, raggiungibile e spesso persino esplorabile comodamente dal proprio telefono. Perciò l’esplorazione urbana ci restituisce la sensazione di abitare un mondo ancora ampiamente inesplorato. La dimenticanza e il disuso di alcuni luoghi raggiunge infatti persino le grandi città e i loro dintorni, la cui esplorazione garantisce esperienze dal forte fascino storico e antropologico, poiché questi luoghi abbandonati recano sempre vivida traccia di persone e tempi che li hanno abitati.

L’esplorazione urbana si accompagna quindi sempre al rispetto per i luoghi visitati e il motto degli urbexers è “scatta solo fotografie e lascia solo impronte”. Spesso si presentano infatti opportunità imperdibile anche per gli amanti della fotografia di catturare immagini uniche e suggestive. Le pareti graffitate, le finestre rotte, i dettagli architettonici in rovina e le stanze in disordine sono solo alcune delle scene che possono catturare l’attenzione di un fotografo UrbEx. La luce filtrante attraverso crepe e buchi nelle pareti crea atmosfere suggestive e spesso perturbanti, molti esploratori hanno perciò iniziato a documentare le loro visite con video spesso diffusi sui social, ricevendo l’attenzione di una vastità di pubblico.

L’UrbEx che sensibilizza il pubblico

Attraverso l’esplorazione urbana è possibile catalizzare l’attenzione del pubblico su una serie di questioni cruciali, a partire dal rispetto dei luoghi abbandonati e della loro storia che si estende alla sensibilizzazione verso il patrimonio culturale e architettonico urbano, incoraggiando il pubblico a riconoscere il valore di edifici e strutture apparentemente degradati e insignificanti.

L’UrbEx può quindi portare alla riscoperta di elementi di valore artistico e culturale notevole all’interno di luoghi abbandonati. Molti edifici e strutture nascondono opere d’arte, graffiti, murales o dettagli architettonici che testimoniano il talento creativo di coloro che li hanno attraversati nel corso del tempo.

L’esplorazione urbana nel paese degli ecomostri

Infine in un paese come l’Italia, segnato dalla presenza dei famosi “ecomostri”, il fenomeno dell’esplorazione urbana può avere un impatto particolarmente significativo, attirando le attenzioni del pubblico su gravi questioni quali l’abusivismo edilizio e l’abbandono di strutture mai completate. Attraverso la documentazione fotografica e la condivisione delle esperienze di esplorazione, gli urbexers possono mettere in luce il problema dell’abbandono urbano e stimolare il dibattito pubblico su come affrontare tali questioni, promuovendo politiche di rigenerazione urbana e di valorizzazione del patrimonio architettonico e culturale.

In conclusione, l’UrbEx non è solo un passatempo affascinante, ma può anche avere un impatto positivo sulla sensibilizzazione del pubblico su una serie di questioni sociali, culturali e ambientali. Attraverso la pratica consapevole dell’UrbEx, gli esploratori urbani possono contribuire a preservare la storia e il patrimonio urbano, sensibilizzare l’opinione pubblica su questioni importanti e ispirare cambiamenti positivi nella gestione delle di territori ed edilizia.

Marta Tomassetti

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