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Perù: l’ex dittatore Alberto Fujimori verrà scarcerato

Alberto Fujimori, condannato a 25 anni per crimini contro l’umanità, verrà rilasciato. Via libera del Tribunale supremo, determinante il voto del giudice eletto con il sostegno del partito di Keiko Fujimori.

Alberto Fujimori: la condanna durante la guerra civile e i crimini commessi

La consultazione del Tribunale costituzionale si è risolta in un pareggio, tre a tre.
Alla fine, però, il giudice Augusto Ferrero ha fatto valere il peso doppio del suo voto, in quanto presidente. In questo modo Alberto Fujimori ha ottenuto il via libera a lasciare il carcere di Barbadillo dove sta scontando la pena a venticinque anni per crimini contro l’umanità.
Alberto Fujimori, oggi 82enne, fu al potere dal 1990 al 2000, prima presidente e poi dittatore del Perù.
In seguito, accusato e condannato, con prove, per la violazione dei diritti umani perpetrata tramite ordini di omicidi , rapimenti, e violenze, specialmente durante la guerra civile contro il gruppo terrorista e guerrigliero Sendero Luminoso. Questo era un gruppo di ispirazione marxista-leninista e maoista. Le azioni di Fujimori crearono una rete di corruzione capillare, che ancora oggi mina la stabilità delle istituzioni peruviane. Tra le migliaia di crimini, ci sono anche le sterilizzazioni forzate di almeno duemila indigene che ancora non hanno ottenuto giustizia.

Fujimori aveva già in passato chiesto, tramite il proprio avvocato, il rilascio per ragioni di salute, libertà che ha adesso ottenuto.
Gli attivisti per i diritti umani hanno duramente criticato il verdetto. La liberazione di Fujimori non era infatti all’ordine del giorno, ma un’aggiunta dell’ultimo minuto. Questo è successo proprio nel momento in cui la correlazione delle forze nell’Alta Corte era favorevole all’imputato.
L’entrata di Ferrero nell’organismo era stata sostenuta, nel 2017, da Keiko Fujimori e dal suo partito.

Beatrice D’Uffizi

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