Calcio

Pescara, Machin è l’asso nella manica di Zauri

L’inizio di campionato del Pescara non è stato esaltante: nell’ultimo turno di Serie B però, è arrivata la strepitosa vittoria (4-0) contro il Benevento capolista. Protagonista assoluto della partita José Machin, autore di una grandissima prestazione

Gli inizi

José Ndong Machín Dicombo è nato nel 1996 a Bata, una città della Guinea Equatoriale. Dopo alcuni anni di militanza, da giovanissimo, anche nella cantera del Barcellona, continua la sua carriera in Spagna: La Floresta, Cambrils e Gimnàstic, prima di approdare nel settore giovanile della più quotata Malaga. Nel periodo trascorso in Andalusia viene notato da Walter Sabatini, ai tempi direttore sportivo della Roma, che nel gennaio 2015 decide di portarlo nella capitale. Nella primavera giallorossa, sotto la guida di Alberto De Rossi, diventa una pedina fondamentale della squadra che a fine anno si laureerà campione d’Italia battendo in finale ai rigori la Juventus.

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José Machìn con la maglia della primavera della Roma – Photo credits: Getty Images

Le prime esperienze in Serie B

Ad inizio stagione 2016-17 la Roma decide di mandarlo in prestito in Serie B: è il Trapani ad assicurarsi, in prestito con diritto di riscatto, le prestazioni del classe 1996. Il rendimento però non è quello sperato: le sole 7 presenze in campionato portano la società siciliana a interrompere il prestito a gennaio. Machin gioca la seconda parte di stagione al Lugano: anche il club svizzero decide di non puntare sul centrocampista guineano, che torna così alla Roma. Altro anno e altro prestito, di nuovo in Serie B, questa volta al Brescia. Con le rondinelle Machin trova per la prima volta una certa continuità: 21 presenze in campionato e un gol, il primo nel campionato cadetto, contro il Pescara.

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Nel Brescia Machìn inizia a ritagliarsi uno spazio importante – Photo credits: bresciacalcio.it

Il Pescara nel destino

La squadra alla quale Machin ha segnato il primo gol tra i professionisti è anche quella nella quale è riuscito ad imporsi definitivamente. Nella stagione 2018-19, tra le fila degli abruzzesi, l’ex centrocampista della Roma disputa 17 partite, realizzando una rete. Machin inizia ad attira su di sé gli occhi di numerosi club, tra cui quelli del Parma che, nel mese di gennaio, decide di prelevarlo in prestito con obbligo di riscatto, di fatto acquistandolo a titolo definitivo. È la prima esperienza in Serie A per il classe 1996, che nei sei mesi di permanenza in emilia raccoglie due presenze. Forse non erano ancora maturi i tempi per un salto così grande. Nell’ultima sessione estiva di calciomercato, Machin torna al Pescara, sempre in prestito dai ducali.

L’inizio di stagione

Non è stato un inizio di stagione facile per il Pescara: gli abruzzesi hanno deciso di puntare in panchina su un esordiente come Luciano Zauri. Nelle prime 9 giornate di campionato i biancazzurri hanno raccolto 13 punti, frutto di 4 vittorie, 1 pareggio e 4 sconfitte. Una parte iniziale di campionato tra alti e bassi: nell’ultimo turno però è arrivata, forse, una vittoria che potrebbe rappresentare una svolta. Un 4-0 al Benevento (fino a quel momento unica squadra imbattuta e capolista del campionato) nel quale Machin ha recitato il ruolo del protagonista. Un assist per il gol che ha sbloccato la partita di Memushaj e la doppietta che ha spianato la strada alla squadra di Zauri. Se nella prima marcatura personale il calciatore guineano ha messo in mostra ottimi tempi di inserimento, nel gol del 3-0 ha sprigionato tutta la sua forza fisica, battendo Montipò al termine di un coast to coast strepitoso. Segnali incoraggianti, per il Pescara e per Machin che, risolte alcune questioni extra campo, ha davanti a sé una stagione per dimostrare tutto il suo valore.

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