
Risale al 2016 l’esordio cinematografico di Piero Pelù, 59 anni oggi. A tenerlo impegnato sul set, una sceneggiatura scritta da Erri De Luca: Tu non c’eri, mediometraggio diretto da Cosimo Damiano Damato.
Accanto al cantante ci sono Brenno Placido, figlio di Michele, e Bianca Guaccero, in una storia incentrata sul ricordo, l’assenza e il rapporto padre e figlio; a fare da cornice alla storia le alture pugliesi di Altamura, luogo delle riprese.
“Vorrei un’altra strada in questa vita con te“
Le aspre montagne custodiscono quindici intensi minuti di dialogo tra padre e figlio, reso ancora più intimo dalla fotografia in bianco e nero e dalla regia che punta sull’uso dei primi piani, a fissare sullo schermo le emozioni dei personaggi.
Il giovane ripercorre le tracce del padre al fine di ritrovarlo da morto, in quanto completamente assente in vita, e gli rinfaccia il peso tremendo che il vuoto ha avuto nella sua crescita. Un peso che ha generato in lui la voglia di scappare da quel genitore ma allo stesso tempo di cercarlo e infine, in un certo senso, raggiungerlo.
Nonostante ciò, il padre è sempre stato presente nella vita del figlio, come un fantasma che ha vegliato su di lui e ne ha disegnato il cammino su cui poi guidarlo.

Questo cammino è rappresentato dalla montagna su cui si svolge gran parte del film. La scalata verso la vetta simboleggia dapprima il confronto tanto atteso e poi, finalmente, la catarsi da tutte le questioni lasciate in sospeso, rendendo quel “noi” che aleggia all’interno della pellicola qualcosa di reale e tangibile.
Il rapporto tra padre e figlio non potrà mai cambiare ma quantomeno potrà, grazie alle parole e alla volontà del ragazzo, mettere semi e radici per dare vita a qualcosa di bello e duraturo. L’assenza fisica diventa così tacita presenza e soprattutto rinascita.
Per il film, inoltre, Piero Pelù ha curato la colonna sonora, incidendo il brano strumentale omonimo, bonus track (solo nella versione vinile) dell’ultimo album dei Litfiba Eutòpia, e utilizzando nei titoli di coda il singolo “Anche a piedi”, contenuto nell’album Soggetti smarriti del 2004.
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Crediti fotografici: cinemaitaliano.info, today.it
CHIARA COZZI