La tematica del razzismo torna prepotentemente a squarciare la serenità della Formula 1. Una settimana fa, infatti, la Red Bull aveva sospeso da ogni attività della scuderia il giovane pilota lettone Juri Vips, reo di aver utilizzato frasi razziste durante un video live apparso su Twitch, la piattaforma che sempre più sta prendendo piede dedicata al mondo dello streaming. L’accaduto aveva fatto davvero molto scalpore: l’onda d’urto della punizione inflitta dagli austriaci al proprio tesserato, infatti, si era rapidamente propagata in tutto il mondo gettando nuove ombre sul Circus. Arrivati ormai alla vigilia del prossimo appuntamento (Gran Premio di Silverstone), l’avvicinamento al weekend entrante è diventato estremamente turbolento e polemico. Ma cosa è successo? Protagonista è il duo Piquet-Hamilton, con l’ex pilota brasiliano che ha utilizzato frasi irrispettose nei confronti del pilota della inglese della Mercedes.
Piquet-Hamilton, le frasi razziste e le prese di posizione dell’universo della Formula 1
“Il n…etto ha messo la macchina in modo che Max non potesse sterzare. Il n…etto l’ha fatto perché sapeva che quella curva non avrebbero potuto farla in due. È stato fortunato che solo l’altra macchina sia andata a sbattere, ha agito in modo sporco“.
Sono queste le frasi razziste uscite dalla bocca di Nelson Piquet, ex e famoso pilota di Formula 1. In realtà le parole del brasiliano (ex campione del mondo e padre della fidanzata di Max Verstappen) sono discretamente datate: il carioca le proferì nel novembre del 2021 e fanno riferimento all’incidente di Silverstone tra Hamilton e l’olandese. Dichiarazioni, ritornate prepotentemente in auge, capaci d’indignare (giustamente) tutto il Circus delle quattro ruote:
“Non è semplicemente una questione di linguaggio. Queste mentalità arcaiche devono cambiare e non possono trovare spazio nel nostro sport – l’auspico di Lewis Hamilton di Mercedes, il bersaglio delle critiche –. Sono stato circondato e bersagliato da questi atteggiamenti per tutta la mia vita. Abbiamo avuto molto tempo per imparare, adesso è arrivato il momento di agire. Concentriamoci su un cambiamento di mentalità“.
“Il linguaggio discriminatorio e razzista è inaccettabile, non può trovare spazio in alcuna forma all’interno della società. Lewis è un ambasciatore incredibile del nostro sport e merita rispetto – il messaggio apparso sul canale Twitter ufficiale della Formula 1 –. I suoi sforzi instancabili nel promuovere l’inclusione e la diversità sono una lezione per tante persone e anche la F1 è coinvolta e impegnata in questa direzione“.
“La FIA condanna fortemente qualsiasi linguaggio e comportamento razzista o discriminatorio, non devono trovare spazio nello sport o nella società in generale – la FIA si allinea al fianco della F1– . Esprimiamo la nostra solidarietà a Lewis Hamilton e sosteniamo pienamente il suo impegno per l’uguaglianza, la diversità e l’inclusione nel motorsport“.
“Conoscendo Lewis da quando sono arrivato in Formula 1, posso dire che è stato sempre estremamente rispettoso nei miei confronti e di chiunque ha incontrato – scrive Charles Leclerc di Ferrari in sostegno del collega inglese bersaglio delle frasi razziste –. Questi valori dovrebbero essere la normalità verso chiunque in ogni parte del mondo. I commenti ai danni di Hamilton non possono essere tollerati, noi dobbiamo continuare a spingere per uno sport diverso e più inclusivo. Abbiamo bisogno di rimuovere atteggiamenti e linguaggio razzista in ogni forma, non solo nel nostro sport ma anche nella nostra società“.
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