Pisa: 111 anni di passione, cadute e rinascite

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Di Redazione Metropolitan

Il Pisa festeggia oggi 111 anni di storia: era il 9 aprile 1909 quando giovani studenti appassionati di Football e che si divertivano a giocare in piazza San Paolo a Ripa d’Arno, diedero vita al Pisa Sporting Club. Più di un secolo di storia fatta di grandi emozioni, successi, ma anche periodi bui, ai quali sono sempre seguite pronte rinascite.

I primi passi: uno scudetto sfiorato

I colori sociali, inizialmente bianco e rosso in onore del gonfalone cittadino, passano subito ai tradizionali nero-azzurro per idea di Ferruccio Giovannini. Prima dell scoppio della guerra, il Pisa vince il titolo regionale della Toscana nel 1914/15. Terminato il conflitto mondiale, il 26 ottobre 1919 viene inaugurato il nuovo campo, l’Arena Garibaldi, ancora l’attuale fortino dei toscani. Ma è due anni dopo che il Pisa, guidato dal tecnico ungherese Ging, sfiora l’impresa: la squadra toscana, dopo aver vinto la Coppa Toscana, ottiene anche il titolo di campione centro-meridionale, battendo di misurar in finale i rivali del Livorno. Nella finalissima per il titolo nazionale, il 24 luglio 1921 a Torino, ha la meglio la Pro Vercelli, che si impone 2-1.

La discesa e la risalita fino alla Serie A

Negli anni successivi la squadra toscana scivolò progressivamente in terza divisione. Seguirono stagioni altalenanti fino al nuovo stop per la seconda guerra mondiale. Nel 1947/48 il Pisa sfiora per la prima volta nella sua storia la Serie A, chiudendo il campionato di Serie B al secondo posto, ad una sola lunghezza dal Palermo. Grande protagonista di quella cavalcata Enzo Loni, attuale miglior marcatore della storia del club. Seguirono anni deludenti, nei quali i nerazzurri sono costretti a giocare anche il campionato di Promozione. Nella stagione 1965/66 un nuovo apice: sotto la presidenza Donati, il Pisa torna in Serie B, e solo tre anni dopo ottiene anche la prima storica promozione in Serie A (1967/68). In quella squadra c’è anche Fabrizio Barontini, il calciatore che ha vestito per più volte la maglia nerazzurra e bandiera del club. La gioia del grande salto dura però solo un anno: al termine della stagione 1970/71 i nerazzurri tornano nuovamente in Serie C.

Romeo Anconetani presidente

Nel 1978 inizia una nuova era per il calcio a Pisa: la società toscana viene acquistata da Romeo Anconetani che, dopo 13 anni, riporta il Pisa in Serie A nella stagione 1982/83. Sotto la presidenza Anconetani il Pisa disputa ben 6 campionati di Serie A e 9 di Serie B: nel mezzo, le due vittorie in Coppa Mitropa. In questi anni, con la maglia nerazzurra, scende in campo per 55 volte e mette a segno 6 reti Diego Pablo Simeone, che pochi anni dopo sarà protagonista di grandi stagioni ad altissimi livelli con Lazio e Inter. Al termine della stagione 1993/94 la nuova retrocessione in Serie C, questa volta seguita però a stretto giro di posta dal primo fallimento.

L’Associazione Calcio Pisa e il nuovo fallimento

Il Pisa Calcio, nel 1994, ripartì dall’Eccellenza: al termine della stagione 1998/99, sotto la gestione Gerbi-Posarelli, i toscani tornarono in Serie C1. Dopo anni passati nel terzo livello, i nerazzurri, allenati da Piero Braglia, si riaffacciano dopo 13 anni alla Serie B, battendo ai playoff il Monza (2007). L’anno successivo, con Gian Piero Ventura in panchina, il Pisa arriva fino alla semifinale degli spareggi per accedere alla Serie A, che perderà contro il Lecce. Il nuovo entusiasmo per l’ottimo rendimento degli ultimi anni è però subito gelato da una nuova retrocessione e da un nuovo fallimento (2009).

Gli anni recenti del Pisa

Ripartito dalla Serie D l’A.C.Pisa 1909, nel giro di un anno, torna in terza divisione. I toscani vanno subito vicini alla nuova promozione in Serie B, ma vengono fermati dal Latina in finale playoff nel 2013, e dal Frosinone in semifinale l’anno successivo. Nel giugno 2016, la squadra toscana, allenata da Gennaro Gattuso, torna nel campionato cadetto dopo aver superato il Foggia ai playoff. La stagione però mette in evidenza gravi problemi societari, che causano proteste da parte dei tifosi e un rendimento negativo della squadra. Nel mese di dicembre la Ma.Gi.Co Pisa riesce ad acquistare la società dalla famiglia Petroni. Al termine della stagione arriva l’inevitabile nuova retrocessione in Serie C, purgatorio che dura solo due anni.

Il 9 giugno 2019 il Pisa di Luca D’Angelo batte la Triestina in finale playoff e riassapora la Serie B. Quest’anno, prima che l’emergenza Covid-19 decretasse lo stop del campionato, il Pisa stava disputando un’ottima stagione, stazionando a metà classifica. Nei tifosi, il ricordo dell’ultima partita disputata prima della sospensione è ancora vivo: un gol di Lisi, in un’Arena Garibaldi deserta per le porte chiuse, regalò la vittoria nel derby contro il Livorno.

Tanti auguri, Pisa!

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