Tra meno di un mese entrerà in vigore il nuovo criterio per la plastica monouso. Single use plastic, adottata il 21 maggio 2019 all’unanimità dal Consiglio dove tutti gli Stati membri erano d’accordo entrerà in vigore il 3 luglio. L’ obiettivo è quello di ridurre l’inquinamento introducendo restrizioni su determinati prodotti monouso di plastica. La direttiva e il suo funzionamento saranno rivisti nel 2027, sulla base di risultati di riduzione dell’utilizzo di prodotti in plastica monouso. In quella occasione sarà riconsiderata anche la plastica biodegradabile, attualmente inclusa nella direttiva senza differenziazione.

Plastica monouso, le direttive sui diversi prodotti e l’allarme di Confidustria

Il 3 luglio prossimo entrerà in vigore la nuova direttiva per la nuova direttiva per la riduzione della plastica per salvaguardare l’ambiente. Decisione presa da tutti gli Stati membri. Quanto sta accadendo è emblematico della trasformazione che comporterà la transizione green, che colpirà numerosi settori industriali con costi sociali rilevanti se non sarà gestita e preparata. E’ ciò che afferma Confindustria, lanciando un’appello. In Italia sono tantissime le industrie che lavorano in questo settore, oltre ad essere tantissimi i posti di lavoro che verrebbero persi.

Con l’entrata in vigore della nuova legge sono tantissimi i prodotti che non potranno più essere venduti: posate, piatti, cannucce, bastoncini cotonati, contenitori e bicchieri in polistirene. Sarà diverso per i prodotti che non potranno essere sostituiti da plastica come tazze e contenitori per cibo. Per i quali non è prevista né la proibizione immediata né l’addio con una scadenza definita. Quelli per i quali la direttiva impone particolari requisiti tecnici, di etichettatura e specifiche responsabilità di sensibilizzazione e di raccolta differenziata. La svolta starà nell’imballaggio.

L’obiettivo è di vedere risultati quantificabili entro il 2026 rispetto al 2022. L’obiettivo della direttiva non è mettere in ginocchio un settore industriale ma ridurre l’uso di plastica inquinante. Su iniziativa della Commissione e in consultazione con gli Stati membri, si sta valutando un nuovo criterio:  criterio di calcolo per gli obiettivi di riduzione che sia basato sulla quantità reale di plastica contenuta nei prodotti monouso misti, basato sul peso.

Alessia Scrima