I Mammuth perdono la prima gara di play off e sabato a roma, nella gara di ritorno al Palamunicipio, dovranno vincere se vogliono lasciare accese le speranze di qualificazione.

“Il successo non è definitivo, il fallimento non è fatale: ciò che conta è il coraggio di andare avanti.”

Siamo passati da una settimana in cui ci sentivamo felici per l’ottenimento dell’accesso ai Play Off, alla delusione per la sconfitta nella prima gara contro Riccione. Vogliamo però seguire il consiglio del politico britannico Winston Churchill e terremo ben a mente la sua frase.

Adriano Meli difende la porta dei Mammuth

Non è andata bene questa prima gara, è stata una cocente sconfitta che ha deluso tutti i ragazzi scesi in pista sabato scorso in quel di Riccione.

Non sapevamo bene che squadra avremmo affrontato, i romagnoli hanno incrociato la strada dei Mammuth solamente un paio di stagioni fa durante la Coppa Fihp (dunque prima che la Federazione cambiasse anche il suo nome), e quindi era un’incognita. Le sole certezze erano che i “Corsari” avevano disputato un ottimo campionato, qualificandosi al secondo poco proprio dietro al quotato Piacenza, e che i giallorossi avrebbero purtroppo affrontato la trasferta con assenze importanti.

Peccato perché la gara era iniziata nel migliore dei modi con Giacomelli che portava in vantaggio i giallorossi, ma poi il pressing a tutto campo del Riccione ha ribaltato la situazione. Nonostante le buone occasioni non si è stati capaci di sfruttarle concretamente lasciando invece troppa possibilità di tiro agli avversari che con bravura ed un pizzico di fortuna riuscivano a chiudere dapprima il primo tempo sul 4-2 e addirittura allargare nel secondo portandosi fino al 7-3 finale.

Una gara dura, giocata con molto agonismo da entrambe le parti, si respirava aria di play off e gare importanti, peccato aver perso il primo “set” di questo match. Ora i Corsari Riccione conducono 1-0 sulla serie e sabato al Palamunicipio vedremo il secondo atto, un’occasione per i Mammuth di portare sul pareggio la serie (ricordiamo al meglio delle tre gare), ma sopratutto di riscatto perché sentiamo che ce la possiamo fare, anzi dobbiamo fare di tutto per riuscirci. Lo dobbiamo a noi stessi e a tutti coloro che verranno a sostenerci e che ci sono stati vicini in tutta questa strana stagione.

OkNon importa quello che è stato fatto di buono fin ora o ciò che abbiamo sbagliato, dobbiamo trovare la forza di andare avanti e crederci.