Serie B, andata semifinali play-off: due pareggi, tutto rimandato al ritorno

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Di Redazione Metropolitan

Le semifinali d’andata dei play-off di Serie B terminano entrambe con un pareggio per 1-1: in virtù del miglior posizionamento in classifica, al ritorno Frosinone e Palermo avranno due risultati su tre a disposizione per centrale la finale; Cittadella e Venezia dovranno cercare la vittoria per sperare ancora di raggiungere la promozione in Serie A.

Cittadella-Frosinone 1-1 (43′ aut. Brighenti; 17′ Paganini)

Formazioni

Cittadella (4-3-1-2): Alfonso; Pezzi, Varnier, Adorni, Salvi; Pasa, Settembrini, Bartolomei, Chiaretti; Strizzolo, Kouame.

Allenatore: Venturato

Frosinone (3-5-2): Vigorito; M.Ciofani, Terranova, Brighenti; Sammarco, Kone, Gori, Paganini, Crivello; Ciano, Dionisi.

Allenatore: Longo

Il Frosinone, reduce dalla cocente delusione della promozione diretta sfumata all’ultima giornata, si fa rimontare un gol di vantaggio e ottiene un pareggio sul campo del Cittadella. La squadra veneta, dopo aver superato il Bari nel turno precedente, ha ancora la possibilità di riuscire a qualificarsi per la finale.

Dopo una prima parte di gara equilibrata, i ciociari passano in vantaggio al 17′ con il gol di Paganini, che trova la via della rete in mischia dopo il calcio d’angolo battuto da Ciano. Al 29′ gli ospiti sfiorano anche il raddoppio con Dionisi, che approffitta dell’errore nel retropassaggio di Varnier ma Adorni salva sulla linea. Il Frosinone continua ad attaccare e sei minuti dopo va vicino ancora al secondo gol prima con Ciano, che si fa ribattere il tiro da Alfonso, poi con Sammarco, che vede respinta sulla linea la sua conclusione da Pezzi. Nel finale di tempo, al 43′, i padroni di casa trovano il gol del pareggio grazie all’ autorete di Brighenti, che devia in area di rigore la conclusione di Chiaretti e mette fuori causa Pomini. Nel recupero della prima frazione di gioco, il Cittadella si rende pericoloso anche con Strizzolo, che con un colpo di testa sfiora il palo, e con Bartolomei, che ci prova di potenza con il destro, trovando la risposta dell’estremo difensore avversario. Nel secondo tempo succede poco: la squadra veneta cerca il gol che potrebbe fare la differenza in vista del ritorno al “Benito Stirpe”, ma non crea particolari pericoli alla porta di Vigorito, se non al 56′ con Adorni che, sugli sviluppi di un corner, non riesce a trovare la deviazione vincente a pochi passi dalla porta.

(PHOTO CREDITS: frosinonecalcio.com)

Venezia-Palermo (57′ Marsura; 53′ La Gumina)

Formazioni

Venezia (3-5-2): Audero; Andelkovic, Modolo, Domizzi; Stulac, Pinato, Falzerano, Del Grosso, Bruacagin; Marsura, Litteri.

Allenatore: Filippo Inzaghi

Palermo (4-4-3): Pomini; Rispoli, Bellusci, Rajkovic, Aleesami; Fiordilino, Jajalo, Murawski; Trajkovski, Moreo, La Gumina.

Allenatore: Stellone

Il Venezia, dopo aver battuto nettamente il Perugia, pareggia in rimonta contro il Palermo, e per accedere alla finale dovrà espugnare il “Renzo Barbera”.

Il primo vero pericolo della partita viene creato dal Palermo al 18′ con Trajkovski, che con una grande punizione impegna Audero. L’equilibrio viene spezzato al 53′: La Gumina riceve palla in area da Jajalo, controlla e con il destro batte il portiere avversario, portando il Palermo in vantaggio. Dopo una conclusione insidiosa di Trajkovski, il Venezia pareggia i conti al 57′ con Marsura, che raccoglie la sponda con il tacco di Litteri e in area di rigore supera con il destro Pomini anche con l’aiuto di una deviazione. Al 64′ la squadra veneta va vicina anche al raddoppio con Domizzi, che cerca la via della rete con il sinistro da ottima posizione, ma il suo tiro viene ribattuto sulla linea da Bellusci. A cinque minuti dalla fine è la squadra siciliana che ha l’occasione per vincere la partita e indirizzare la qualificazione con Coronado, che sfrutta l’errore clamoroso di Modolo, s’invola verso la porta ma si fa respingere la conclusione da Audero in uscita bassa.

(PHOTO CREDITS: palermocalcio.it)

Paolo Trotta