In Polonia la polizia ha lanciato lacrimogeni contro i migranti al confine bielorusso. Secondo le autorità si sarebbe trattato di un gesto di risposta al lancio di sassi e altri oggetti.
In Polonia la polizia lancia lacrimogeni sui migranti, per Varsavia è stato un gesto di difesa
Non si fermano le tensioni al confine tra Polonia e Bielorussia. La polizia di Varsavia ha lanciato lacrimogeni contro i migranti che si trovavano al confine tra i due Stati nel tentativo di entrare in Polonia. Il ministero della difesa di Varsavia ha parlato di un’azione difensiva dopo il lancio di sassi da parte dei bielorussi. Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine polacche, un gruppo di migranti avrebbe tentato di superare la frontiera nella località di Kuznice. Nel farlo avrebbero gettato pietre, bottiglie e altri oggetti contro la polizia polacca che ha sganciato così i gas lacrimogeni.
Recentemente la polizia polacca ha arrestato una cinquantina di migranti che ha attraversato illegalmente il confine, sfondando il recinto di frontiera. Per Francia e Germania la crisi migratoria sarebbe legata a un “traffico di migranti” organizzato da Lukashenko per destabilizzare l’UE. Secondo Varsavia è lo stesso regime bielorusso a fornire gli strumenti ai migranti per tagliare i recinti e creare disordini al confine con L’UE.
La situazione nel paese di Lukashenko è drammatica, con migliaia di cittadini che tentano di ribellarsi alla sua politica repressiva e condannano l’illegittimità delle elezioni. Dal Paese cercano di fuggire ogni giorno migliaia di cittadini verso la Polonia, ma anche in Lettonia e Lituania. Quest’ultima il 10 novembre ha dichiarato sul confine uno stato di emergenza della durata di un mese.
Recentemente il Consiglio UE ha attuato un regime di sanzioni nei confronti del presidente bielorusso per la sua “strumentalizzazione dei migranti” a fini politici. I 27 ministri degli Esteri degli Stati membri hanno anche deciso di sanzionare chiunque contribuisca a facilitare le attività illecite del regime. La Polonia ha invece annunciato per il prossimo mese la costruzione di un muro che presumibilmente sarà concluso entro la prima metà del 2022. Per il ministro degli Interni Mariusz Kaminsk si tratta di “un investimento assolutamente strategico e prioritario per la sicurezza del Paese”.
Giulia Panella
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