Un secondo posto nel Girone A della Serie C, vinto dalla FeralpiSalò, e un esordio imminente nei playoff di Lega Pro nel secondo turno della Fase Nazionale. Un momento sportivo certamente importante per il Pordenone Calcio che è partito, a inizio anno, con l’obiettivo di tornare immediatamente in Serie B. Una tela idilliaca, quasi perfetto, che si è enormemente graffiata in queste ultime ore: è stata firmata, infatti, un’istanza di fallimento nei confronti del club friulano. La vidimazione di questo atto è a opera procuratore della Repubblica Raffaele Tito e della sostituta Monica Carraturo.

Pordenone Calcio, la partita più importante si giocherà il 20 giugno e non in campo sportivo

(Credit foto – pagina Facebook del club friulano)

Terremoto in Friuli-Venezia Giulia e nel campionato di Serie C. Il Pordenone Calcio potrebbe rischiare di fallire dopo un’attenta analisi dei documenti contabili presentati dal club verde nell’ultimo bilancio e su sollecitazione dell’Agenzia delle Entrate, che detiene la maggior fetta di crediti con la società friulana. L’udienza è stata fissata tra meno di un mese, esattamente il prossimo 20 giugno e tanto del futuro della squadra passerà da questo step.

Il bilancio consuntivo del 2022, che è già stato approvato, ha registrato una perdita di esercizio di 6,75 milioni, aumentata di 2,93 milioni rispetto al bilancio dell’anno prima. Il patrimonio netto è passato da 2,4 milioni a un passivo di 1,3 milioni. Il debito nei confronti del Fisco e degli enti previdenziali è di 7,6 milioni, rateizzabili sino al 2027. Numeri pesanti che mettono in crisi il domani del club. Non è giunta, per adesso, nessuna presa di posizione da parte della società che si appresta a disputare, intanto, la gara contro il Lecco valida per i playoff di Serie C. Un sogno promozione che stride fortemente con i problemi economici che passeranno da un Tribunale.

(Credit foto – pagina Facebook del club friulano)

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