
Il calcio italiano e la Serie B ripartono. Il 20 giugno si ritorna in campo con la 29a giornata del campionato cadetto. Si ripartirà però con misure di sicurezza speciali per evitare contagi e senza pubblico sugli spalti. Ma quanto conta il fattore campo in Serie B? Cosa cambierà con le partite a porte chiuse? Analizziamo la situazione della Serie B.
Quanto influisce il fattore campo?
Il fattore campo è diventato, negli ultimi campionati, meno decisivo rispetto a qualche anno fa. Tutto ciò è dovuto all’avvento delle PayTv che hanno di fatto spostato il pubblico dallo stadio al salotto di casa, con stadi quasi deserti. Ci sono però alcuni impianti che restano ancora decisivi per le sorti di una squadra. Alcune tifoserie riescono ancora a trascinare le proprie squadre nelle partite di casa. Ci sono poi anche situazioni in cui il pubblico può diventare deleterio, in caso di contestazioni e tensioni. Altre volte invece è ininfluente come per esempio in alcuni stadi da sempre semivuoti.
Le migliori squadre casalinghe della Serie B
Fino alla sospensione del campionato di Serie B la migliore squadra casalinga è stata ovviamente il Benevento, in testa alla classifica e lanciato verso la promozione: 12 vittorie e 3 pareggi per i campani con soli 6 gol subiti. I giallorossi hanno un pubblico molto caloroso, gli stregoni però sono una squadra talmente forte che il mancato apporto dei tifosi non influirà sul loro cammino.
Tra le prime squadre del campionato per punti conquistati in casa ci sono le “meridionali” Crotone, Salernitana e Frosinone. Queste squadre hanno nel fattore campo uno dei punti di forza. La Salernitana ha perso solo una partita in casa dall’inizio del campionato (contro il Benevento) mentre Crotone e Frosinone ne hanno vinte ben 9 sulle 14 finora disputate tra le mura amiche.
Il “Benito Stirpe” di Frosinone, di recente costruzione, influisce molto sull’andamento delle partite casalinghe dei laziali, col pubblico a pochi metri dal campo. Nella finale di ritorno dei Playoff del campionato 2017/18 contro il Palermo, i ciociari riuscirono a ribaltare l’1-2 grazie anche alla spinta incessante del pubblico di casa.
L'”Ezio Scida” di Crotone non è molto grande ma il pubblico crotonese è passionale e si fa sentire, la storica salvezza del 2017 in Serie A avvenne proprio grazie ai punti ottenuti in casa contro Lazio, Inter e Milan.
C’è poi lo Stadio Arechi di Salerno molto più grande e imponente in altezza degli altri due, nell’unico campionato di Serie A disputato negli ultimi 50 anni la Salernitana in casa riuscì a battere Juventus, Lazio, Inter e Roma. La Salernitana forse sarà, tra le tre, la squadra più penalizzata dal mancato apporto dei tifosi nelle gare casalinghe. Crotone e Frosinone sono squadre costruite per vincere il campionato mentre la Salernitana ha come organico qualcosa in meno delle altre due, quel qualcosa che poteva essere sopperito dalla grande spinta del pubblico dell’Arechi.
Porte chiuse decisive nella lotta salvezza?
Nella lotta per non retrocedere il fattore ambientale è molto più decisivo. Come appunto per il Crotone nella Serie A di 3 anni fa, che ebbe la meglio nella lotta salvezza sull’Empoli proprio grazie ai punti ottenuti in casa. Il Trapani potrebbe essere una delle squadre più penalizzate dalla mancanza dei tifosi sugli spalti. Nelle ultime partite stava recuperando punti sulle dirette concorrenti grazie soprattutto ai punti conquistati in casa con la spinta del pubblico (vittorie contro Entella e Ascoli, pareggi contro Spezia e Perugia).
Un’altra squadra svantaggiata da questa situazione sarà sicuramente la Juve Stabia. La squadra di Castellammare ha ottenuto ben 26 punti sui 36 totali nelle partite in casa. La spinta dello stadio Romeo Menti poteva risultare decisiva nelle ultime partite di campionato. Le vespe hanno ottenuto nel proprio stadio molte vittorie di prestigio: nell’inaugurazione del 1985 la Juve Stabia si impose per 3-1 contro l’Avellino che militava in Serie A; nel 2006 le vespe batterono il Napoli in una partita del campionato di Lega Pro; nel 2011 i gialloblù vinsero allo stadio Menti la Coppa Italia Lega Pro grazie alla vittoria in finale contro il Carpi.
La peggior squadra casalinga della stagione è il Cosenza che, nonostante un pubblico molto passionale, ha ottenuto soltanto 2 vittorie nelle 13 partite disputate al San Vito-Marulla. Le lacune della squadra sono evidenti e in certe occasioni il pubblico può fare ben poco, anzi diventa deleterio in caso di contestazioni come capitato al Livorno in alcune sfide casalinghe in stagione.
Porte chiuse ininfluenti
Per alcune squadre di Serie B non farà molta differenza l’assenza del pubblico di casa, essendo già abituate a giocare con poche migliaia di tifosi. Il Pordenone è tra le sorprese del campionato ed ha ottenuto in casa 30 punti su 14 partite disputate nonostante pochi tifosi al seguito della squadra, costretta a giocare nella Dacia Arena di Udine.
Ci sono poi squadre che riescono a ottenere più punti nelle partite in trasferta che in quelle casalinghe. Cittadella, Venezia e Chievo sembrano esprimersi meglio lontano dalle mura amiche. Spesso dipende da come le squadre vengono costruite e dal modo di giocare ma queste società giocano le partite casalinghe davanti a pochi tifosi. I calciatori potrebbero anche risentire della mancanza di spinta del pubblico amico, esprimendosi quindi meglio nelle gare in trasferta. Cittadella e Chievo per i Playoff e Venezia per la salvezza potrebbero essere quindi avvantaggiate dalle porte chiuse, essendo già quasi abituate a questa situazione.
Non ci resta che attendere il weekend del 20 giugno, giorno della ripresa del campionato. Si riprenderà dalla 29a giornata con sfide interessanti come Crotone-Chievo e Spezia-Empoli. La capolista Benevento andrà a Cremona mentre il Frosinone sarà di scena al Comunale di Trapani. Sarà comunque un calcio anomalo, meno spettacolare ed emozionale, con la speranza di rivedere al più presto il pubblico riempire di nuovo gli stadi.
Foto: pagina Facebook Frosinone Calcio
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