Si susseguono notizie, proposte, protocolli, probabilità e speranze sull’eventuale ripresa del campionato di calcio femminile. Tuttavia, l’incertezza al momento regna sovrana per tutti: FIGC, Lega, Governo, società sportive e tifosi. Questa incertezza aumenta smisuratamente, per quello che concerne la serie A femminile e il perché lo si capisce nelle parole di Carolina Morace.
Carolina Morace e il protocollo inattuabile per il calcio femminile
In un’intervista rilasciata da Carolina Morace per JuventusNews24, l’ex giocatrice ha espresso il suo dissenso sul protocollo proposto dalla FIGC.
Nella Serie A femminile un protocollo del genere è impensabile. Nessuno parla del calcio femminile ma lo sanno tutti che è impensabile, la Serie A femminile non ha le forze economiche né è stato messo in budget un evento del genere. Mi viene da ridere pensare che anche laddove le società professionistiche abbiano centri sportivi, non le dividerebbero con le squadre femminili, per cui per il femminile non c’è assolutamente nulla ”
Appare poco probabile dunque una ripresa del campionato da parte delle giocatrici, perché la serie A femminile effettivamente non avrebbe la forza economica per reagire alla situazione e un evento del genere non era minimamente stato messo in conto. E’ chiaro che i tifosi, gli appassionati di calcio femminile e le stesse giocatrici scalpitano per poter ritornare in campo, ma da persone adulte e sensate si invoca la condizione che tutto ciò avvenga in sicurezza e che tutte le parti coinvolte vengano messe nelle medesime condizioni per potere ripartire.
Non è corretto trasmettere il messaggio che il calcio deve ripartire, perché porta gioia, perché è una passione diffusa e crea senso di appartenenza, bensì sarebbe più corretto dire, anche perché è sotto gli occhi di tutti, che il calcio deve ripartire per meri interessi economici dal momento che muove una macchina di svariati milioni di euro.
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