Fiorentina, Prandelli lavora alla rivoluzione: 4-3-3 e dubbi sulla punta

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Di Redazione Metropolitan

Al via il Cesare Prandelli-bis in casa Fiorentina. La rivoluzione del tecnico di Orzinuovi partirà già dalla formazione, passando dal discusso 3-5-2 ad un 4-3-3 più ideale alle caratteristiche dei suoi giocatori. Dubbi su chi occuperà il ruolo di prima punta, con un sguardo interessato già gennaio, per il prossimo calciomercato invernale che potrebbe essere scoppiettante per Rocco Commisso e dirigenza.

Prandelli-bis: nuova chance per Commisso

Una rivoluzione richiede tempo e capacità di adattamento al gruppo che ne viene interessato. Di certo deve essere radicale, altrimenti tale appellativo risulterebbe decisamente inadeguato. Il nuovo leader del “battaglione” viola è una vecchia conoscenza dell’istituzione a cui ha giurato impegno e dedizione. Soprattutto, però, è un uomo conscio dell’urgenza di dare all’ambiente un deciso taglio col passato e la nostalgia.

Giunge, infatti, il momento di gettare basi solide per il futuro. Cesare Prandelli vuole essere la chiave per il domani: colui a cui è affidato il compito di far ripartire un ingranaggio sulla carta funzionante, ma ad oggi inceppatosi con tutta la delusione che ne deriva. Si apre dunque una stagione di riscatto, in cui sono immersi tutti. Dal diretto interessato, reduce da esperienze non proprio gratificanti, fino ovviamente alla Fiorentina made in USA“.

Le scelte tecniche di Rocco Commisso e soci, al momento, hanno lasciato poche tracce di un vanaglorioso progetto vincente. Il tycoon americano prima ha cercato una linea di congiunzione con il passato “dellavalliano” affidandosi ancora a Vincenzo Montella. Un sodalizio durato giusto qualche mese, per poi puntare su un esperto dei bassifondi come Beppe Iachini, in modo da non infangare il biglietto da visita già dalle prime battute. La terza scelta si è forse rivelata la peggiore: l’ormai ex mister viene confermato per la stagione corrente, con il demerito di abbandonare Firenze nella stessa situazione di quando era approdato. Un disastro, al quale Cesare Prandelli è chiamato a mettere una pezza. L’ex CT azzurro cercherà di farlo, innanzitutto, modificando il vestito tattico dei viola.

Fiorentina: 4-3-3, ma dubbi sulla punta

Niente difesa a tre. Ecco il primo segnale di distacco dalla deludente era Iachini. L’ABC del pensiero “prandelliano” prevede infatti di una disposizione a quattro. Milenkovic e Pezzella occuperanno gli slot inerenti ai due difensori centrali, mentre le fasce saranno competenza di Biraghi e di un Caceres adattato a un ruolo di terzino già interpretato con la maglia della Juventus. Buone notizie invece per i centrocampisti che ritorneranno ad interpretare il ruolo a loro più congeniale. Discorso che non può non far piacere ad Amrabat, relegato a mediano da Iachini, pronto oggi a occupare la naturale posizione di mezz’ala in coabitazione con Gaetano Castrovilli.

Riacquisterà la maglia da titolare Erick Pulgar: nelle idee di Prandelli il più adatto ad interpretare il ruolo di vertice basso. A completare il nuovo undici gigliato ci sarà un tridente, dal cui terminale offensivo ancora incerto. Nel ballottaggio sembra molto sicura l’esclusione di Kouamé, più indicato a subentrare a partita in corsa, limitando il discorso ad una scelta tra Vlahovic e Cutrone. La sensazione, però, è che il nuovo (vecchio) allenatore non si fidi tantissimo di nessuno dei due, in particolare dell’ex Milan candidato ad una futura partenza. Si attende dunque un gennaio scoppiettante sotto la voce calciomercato.

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