Lo sciacallo dorato, un animale tipico dell’Europa orientale e dell’Asia, è stato avvistato nel pratese. A far arrivare l’animale sugli appennini i cambiamenti climatici e l’eccessiva urbanizzazione del territorio. L’esemplare pratese è stato fotografato dai ricercatori di Natural Oasis e Fondazione Parsec con l’utilizzo di fototrappole
Lo sciacallo dorato in Toscana
“Sapevamo dai gruppi di ricerca che seguono l’andamento dell’espansione territoriale di questa specie in Italia che, prima o poi, lo sciacallo avrebbe utilizzato gli Appennini come corridoio per spostarsi verso Sud”. Queste le parole di Francesco Bacci, ricercatore e fotografo naturalista di Natural Oasis dopo l’avvistamento di un raro esemplare di sciacallo dorato nel pratese. L’animale è stato fotografato e segnalato con l’utilizzo di fototrappole a Cava Volpaie, l’oasi della biodiversità poco al di sopra l’abitato di Bagnolo, durante uno spostamento notturno.
Cambiamenti climatici ed urbanizzazione
Lo sciacallo dorato è un animale tipico dell’Europa orientale e dell’Asia. Alcuni sciacalli dorati erano già stati avvistati nelle valli prealpine di Trentino e Friuli Venezia Giulia poi lo spostamento verso sud. “La conferma dell’avvenuto balzo è arrivata a fine novembre 2021 quando, dal programma di monitoraggio del basso Appennino pratese (avviato nel 2010 dall’associazione Natural Oasis e dal 2020 in modo congiunto con Fondazione Parsec), sono state evidenziate le prime prove certe della presenza di questo animale sul territorio”, rivela Bacci. Il passaggio dello sciacallo dorato più a sud è dovuto ai cambiamenti climatici in atto e alla trasformazione di un territorio sempre più urbanizzato. Resta da capire se l’animale avvistato in Toscana è il primo o uno dei tanti presenti sul territorio con la specie che potrebbe entrare nell‘ecosistema regionale.
Stefano Delle Cave