Premio Nobel per la Pace: Maria Ressa e Dmitry Muratov hanno vinto

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Di Redazione Metropolitan

Tra i vincitori del Premio Nobel 2021, ci sono i giornalisti Maria Ressa e Dmitry Muratov che lo hanno vinto per la pace. Il premio è stato assegnato loro dal Comitato norvegese per gli sforzi nella tutela della libertà di espressione.

I giornalisti Maria Ressa e Dmitry Muratov hanno il vinto il premio Nobel per la pace 2021

Maria Ressa e Dmitry Muratov hanno vinto il premio Nobel per la Pace 2021. L’annuncio è stato fatto oggi, venerdì 8 ottobre, a Oslo, dalla presidente della Comitato per il Nobel norvegese, Berit Reiss-Andersen. Le candidature, quest’anno, erano oltre 300.

Il Comitato scrive dal suo account Twitter. I due hanno ricevuto questo riconoscimento per il loro impegno nel “salvaguardare la libertà di parola nelle Filippine e in Russia. Una condizione fondamentale per la democrazia e la pace”. Dal 1901 a oggi sono stati assegnati 102 Premi Nobel per la pace. Da allora sono 17 le donne che hanno ricevuto il premio Nobel per la pace, mentre sono 25 le organizzazioni insignite. Nella storia c’è stato anche un vincitore che ha rifiutato il riconoscimento, il vietnamita Le Duc Tho, nel 1973.

Ecco chi sono i vincitori

Dmitry Muratov è caporedattore del giornale d’inchiesta russo “Novaya Gazeta”, la testata per la quale scriveva la giornalista russa Anna Politkovskaya uccisa nel 2006. Si è rifiutato di abbandonare la politica seguita dal periodico russo, difendendo l’indipendenza e i diritti dei giornalisti.

Muratov è il terzo russo a ricevere il Nobel per la pace dopo Andrey Sakharov e Mikhail Gorbaciov. Nel 1993 è stato tra i fondatori di Novaja Gazeta, “il cui giornalismo basato sui fatti e l’integrità professionale ne hanno fatto una fonte importante di informazione su aspetti censurabili della società russa, raramente menzionati su altri media. Da quando è stato aperto, sei dei suoi giornalisti sono stati uccisi”.

Maria Ressa, cittadina filippina naturalizzata statunitense, è la cofondatrice del sito di giornalismo investigativo “Rappler“, noto per le sue inchieste sull’operato del governo del presidente Rodrigo Duterte soprattutto in relazione alla cosiddetta “guerra alla droga”. “Usa la libertà di espressione per esporre l’abuso di potere, l’uso della violenza e il crescente autoritarismo nelle Filippine”.

I due premiati rappresentano tutti i giornalisti che si battono per questo ideale, in un mondo in cui la democrazia e la libertà di stampa affrontano condizioni sempre più avverse.