Preti pedofili, l’arcivescovo McCarrick privato del sacerdozio

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Di Redazione Metropolitan

Nessuna possibilità di appello per l’arcivescovo statunitense, condannato in via definitiva per molestie sessuali e abuso di potere su minori ed adulti.

L’ex cardinale Theodore McCarrick.

Due colpi in poche settimane: dopo la storica prima messa pontificia nella Penisola araba, Papa Francesco ha espulso dalla Chiesa un cardinale. E non un cardinale di secondo piano: Theodore McCarrick era uno dei religiosi più influenti negli Stati Uniti, dove aveva assunto la nomea di “uomo che sussurrava” ai presidenti. La sua rete di legami si estendeva anche oltre oceano, dall’Italia, con Giulio Andreotti, alla Cina. Questa estesa influenza, unita al ruolo di primo piano nella gestione delle finanze, ha contribuito all’insabbiamento dei suoi tanti crimini (le accuse parlano di abusi commessi già negli anni ‘70).

L’accusa e la condanna.

La bomba esplode il 20 giugno 2018: a seguito di un’indagine avviata nell’ottobre 2017, la Chiesa annuncia l’accusa nei confronti di McCarrick . Passa appena un mese ed il Collegio Cardinalizio riceve una lettera di dimissioni e annuncia la sospensione del cardinale. Dopo sei mesi, un bollettino stampa dà conferma: “In data 11 gennaio 2019, il Congresso della Congregazione per la Dottrina della Fede ha emanato il decreto conclusivo del processo penale a carico di Theodore Edgar McCarrick, […] dichiarato colpevole dei seguenti delitti: sollecitazione in Confessione e violazioni del Sesto Comandamento del Decalogo con minori e adulti, con l’aggravante dell’abuso di potere. Pertanto gli è stata imposta la pena della dimissione dallo stato clericale. […] Il Santo Padre ha riconosciuto la natura definitiva, a norma di legge, di questa decisione, la quale rende il caso non soggetto ad ulteriore ricorso”.

O’Malley: “Azioni inaccettabili”.

Il cardinale Sean Patrick O’Malley, presidente della Pontificia Commissione per la Tutela dei minori, si è definito “profondamente turbato”, ed ha fatto capire che forse le semplici condanne non sono sufficienti: “Queste notizie creano molti dubbi sul fatto che stiamo affrontando questa catastrofe nella Chiesa”. Questa dichiarazione sembra riaprire il dibattito sul celibato sacerdotale e sull’esclusione delle donne dalle posizioni di potere, misure che molti ritengono inutili, oltre che controproducenti. Uno dei papi più progressisti della storia ha davanti a sé una sfida forse ancora più grande di quanto pensasse.