Come è nato il progetto Cura Italia? Quale è il suo scopo? Scopriamolo insieme al suo ideatore, Riccardo Borchi.
Cos’è Cura Italia?
Cura Italia è una piattaforma online sulla quale è possibile rinvenire tutti i dati relativi all’andamento dell’epidemia di Covid-19: decessi, numero di positivi, guariti … Tali informazioni, aggiornate regolarmente, sono rappresentate in forma molto semplice e si riferiscono non soltanto alla situazione dell’Italia, ma a quella di tutto il mondo. Il sito mette a disposizione anche dei grafici e degli articoli per gli utenti che volessero approfondire l’argomento. Ma come è nato il progetto? Scopriamo queste e altre curiosità con Riccardo Borchi, ideatore e responsabile di Cura Italia.
Come è nato il progetto?
Il progetto Cura Italia è nato in modo piuttosto semplice e spontaneo. A metà Marzo 2020, poco dopo l’inizio del lockdown in tutta Italia dovuto alla diffusione del Coronavirus, stava nascendo in me la voglia di fare qualcosa di utile e ho pensato di utilizzare le mie competenze da programmatore per creare un sito web in cui fosse possibile consultare i dati del contagio da Covid-19 in tempo reale, oltre a poter rimanere aggiornati su tutti quelli che erano i decreti che uscivano in quelle settimane. Il 16 Marzo il Presidente del Consiglio annuncia un Decreto, il cosiddetto “Cura Italia”, da lì ho preso ispirazione per il nome. […] Il 18 marzo era online la prima versione del sito. […] Il sito è stato condiviso in massa e, in appena un giorno, ha superato 10.000 visite.
Di che cosa si occupa e quali sono i suoi obiettivi?
Il sito che ho realizzato, oltre a monitorare l’andamento del Coronavirus, raccoglie anche notizie, informazioni, consigli e materiali utili, tutto in un’unica piattaforma online con un’interfaccia user-friendly. L’obiettivo principale è quello di aggiornare le persone tramite una sana e corretta informazione, con i dati esposti nel modo più chiaro e comprensibile possibile. Lo scopo, quindi, è anche quello di contrastare la disinformazione. Inizialmente voleva essere, più che altro, una dimostrazione di quanto le nostre competenze possano essere messe al servizio della collettività in un momento di emergenza e, in particolare, di quanto il digitale sia fondamentale per connetterci, anche se ci troviamo a distanza, e per rimanere informati.
Quali sono i punti forti della piattaforma?
I punti forti sono l’accessibilità e l’usabilità. La piattaforma è user-friendly, accessibile da qualsiasi dispositivo e di facile fruizione, non ha pubblicità e presenta un’interfaccia chiara, pulita e moderna. I dati principali sono esposti “above the fold” (nella parte superiore della homepage), in modo tale che l’utente, appena entra sul sito, abbia immediatamente una panoramica complessiva dei dati attuali. Scendendo, poi, potrà consultare il dettaglio dei dati regionali e provinciali, oltre a visualizzare i grafici e le ultime notizie. Inoltre sono presenti anche delle pagine per consultare il dettaglio di ogni singolo dato che ci interessa vedere (con il grafico specifico), oppure la situazione complessiva di una specifica regione, o addirittura la situazione a livello mondiale (con il dettaglio di ogni singolo paese). La piattaforma è poi accessibile in modo gratuito all’indirizzo www.curaitalia.it.
Chi vi fornisce i dati? Ogni quanto le informazioni presenti vengono aggiornate?
I dati sono forniti, per quanto riguarda l’Italia, dal Ministero della Salute e messi a disposizione dalla Protezione Civile. Mentre per quanto riguarda il mondo prendo i dati da “OurWorldInData” e “Johns Hopkins University” che aggregano i dati dei vari paesi. I dati vengono aggiornati giornalmente e ho pianificato un aggiornamento automatico dei dati sul sito ogni mezz’ora, in modo tale da garantirlo sempre aggiornato.
Come avete interpretato l’elevato numero di visualizzazioni e condivisioni raggiunto già nelle prime settimane? Come mai, secondo voi, il progetto ha avuto un simile successo?
Se devo cercare di interpretare questo risultato, direi che sicuramente c’è stato un gran bisogno di informarsi e rimanere aggiornati sull’andamento del Coronavirus, soprattutto nel periodo iniziale in cui eravamo da poco entrati in un lockdown nazionale. […] Le informazioni erano però molto dispersive e caotiche, ne parlavano tutti, c’era quindi un gran numero di siti da dover tenere sott’occhio per riuscire a informarsi. Evidentemente il sito è piaciuto ed è stato ritenuto utile. […] Oggi risulta uno dei principali siti web in Italia per rimanere aggiornati sul Coronavirus.
Attualmente quante persone lavorano a Cura Italia?
Attualmente, in pratica, ci sono solo io, ma alcune persone mi hanno dato una mano. Ad esempio, un ragazzo ha realizzato il logo e una ragazza mi ha aiutato a gestire le pagine social per qualche settimana. […] Ho in mente di ampliare il progetto e di portarlo avanti anche in seguito all’attuale emergenza. Visti i presupposti, mi piacerebbe rendere questo sito una specie di portale informativo, di divulgazione scientifica, che tocchi vari temi, partendo dall’ambito medico-scientifico e tutto ciò che può ruotargli attorno, ad esempio l’innovazione tecnologica, l’ambiente e quant’altro. Credo possano venir fuori tante belle cose.
E’ possibile collaborare? Se sì, in che modo si può prendere parte al progetto? Quali requisiti sono richiesti?
Certamente. Il progetto vuole essere collaborativo, aperto a chiunque voglia collaborare in qualche modo. È possibile inviare proposte di collaborazione via email all’indirizzo info@curaitalia.it. Ogni proposta sarà valutata con interesse. Non ci sono particolari requisiti necessari, se non la voglia di mettersi a disposizione offrendo le proprie competenze per contribuire alla crescita di un progetto che ha l’obiettivo di aiutare la collettività, combattere la disinformazione e incentivare la divulgazione scientifica. Articolisti, grafici, divulgatori scientifici e chiunque voglia dare il proprio apporto al progetto sarà ben accetto.
E’ possibile sostenere economicamente Cura Italia?
Sì, è possibile sostenere economicamente il progetto, partecipando a una raccolta fondi che ho lanciato qualche mese fa su GoFundMe. La raccolta fondi serve principalmente per sostenere le spese del sito, in più mi sono impegnato a fare una donazione alla Protezione Civile se la raccolta fondi arriverà all’obiettivo prestabilito (1.000€), per un importo pari al 10% dell’intero obiettivo (ovvero 100€). Oltre a questa raccolta fondi, c’è anche la possibilità di fare una piccola donazione (un “caffè”).
Che messaggio vorresti lasciare ai tuoi sostenitori?
Un messaggio semplice e chiaro: fare una sana e corretta informazione oggi è fondamentale, chiunque ci sosterrà ci aiuterà a contrastare la disinformazione e a promuovere la divulgazione scientifica, l’innovazione e il progresso. Ognuno, nel proprio piccolo e con le proprie competenze, può fare la differenza per creare una società migliore, più attenta, informata e consapevole.
Continua a seguirci su Metropolitan Magazine.