Coronavirus, siglato il protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro

Le fabbriche restano aperte ma si può sospendere l’attività nell’attesa di attuare il protocollo di sicurezza. Annunciata la distribuzione gratuita a tutti i lavoratori di dispositivi di protezione individuale.

Intesa raggiunta tra imprese e sindacati

Il protocollo di sicurezza consentirà alle imprese di tutti i settori, attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali e la riduzione o sospensione dell’attività lavorativa, la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro.

Questa è una battaglia che vinciamo solo con una grande unità interna“, aveva spiegato il leader Cisl Annamaria Furlan, perchè il “Paese ha bisogno di un accordo e insieme, dobbiamo garantire a tutti i lavoratori misure efficaci per il contrasto alla diffusione del Covid 19”, aveva aggiunto il leader Uil, Carmelo Barbagallo.

Anche per la Cgil “è di fondamentale importanza che si arrivi subito a un testo condiviso tra sindacati e imprese che il governo possa assumere per dare garanzie a tutti i lavoratori contro i danni che Covid19 può provocare“, aveva ammonito il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.

Cgil, Cisl, Uil, Confindustria e Confapi, così le parti sono andate avanti senza sosta, anche tutta la notte, fino a trovare la quadra dell’accordo

Tutta la soddisfazione del premier Giuseppe Conte in un tweet: “Per il bene del Paese, per la tutela della salute di lavoratrici e lavoratori. L’Italia non si ferma“.

Cosa prevede il protocollo di sicurezza

L’accordo raggiunto garantirà una piena ed effettiva tutela della loro salute:

1 – Si autorizza la misurazione all’ingresso della temperatura dei dipendenti e si chiede ai dipendenti di informare subito il datore di lavoro in caso durante il lavoro si manifestino sintomi sospetti;


2 – Se possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi:non è consentito l’accesso agli uffici per nessun motivo. Per le necessarie attività di approntamento delle attività di carico e scarico, il trasportato•occorre garantire la pulizia a fine turno e la sanificazione periodica di tastiere, schermi touch, mouse con adeguati detergenti, sia negli uffici, sia nei reparti produttivi dovrà attenersi alla rigorosa distanza di un metro. Per fornitori/trasportatori e/o altro personale esterno individuare/installare servizi igienici dedicati;


3 –L’azienda deve garantire la pulizia a fine turno e la sanificazione periodica di tastiere, schermi touch, mouse con adeguati detergenti, sia negli uffici, sia nei reparti produttivi. In generale deve garantire la sanificazione periodica degli ambienti di lavoro;


4 – Non previsto obbligo di mascherine per chi non manifesta sintomi, come previsto dall’Oms. Qualora il lavoro imponga di lavorare a distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è comunque necessario l’uso delle mascherine, e altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc…) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche;


5 -Si dispone la chiusura di tutti i reparti diversi dalla produzione o, comunque, di quelli dei quali è possibile il funzionamento mediante il ricorso allo smart work, o comunque a distanza. Prevista anche la rimodulazione dei turni per evitare che le persone si incontrino;


6 – Si favoriscono orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sala mensa) . Dove è possibile, occorre dedicare una porta di entrata e una porta di uscita da questi locali e garantire la presenza di detergenti segnalati da apposite indicazioni;


7 – Nel caso in cui una persona presente in azienda sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria quali la tosse, lo deve dichiarare immediatamente all’ufficio del personale, si dovrà procedere al suo allontanamento/isolamento in base alle disposizioni dell’autorità sanitaria e a quello degli altri presenti dai locali, l’azienda procede immediatamente ad avvertire le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il COVID-19 forniti dalla Regione o dal Ministero della Salute.

Sappiamo che il momento è difficile e sappiamo che i lavoratori e le lavoratrici italiane sapranno agire e contribuire, con la responsabilità che hanno sempre saputo dimostrare, per garantire la massima sicurezza possibile e la continuazione produttiva essenziale per non fermare il Paese“, concludono Cgil, Cisl e Uil.

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