La Lega Calcio francese ha ufficialmente assegnato lo Scudetto al PSG. I parigini vengono così riconosciuti campioni dopo che martedì scorso il primo ministro Edouard Philippe ha annunciato lo stop di tutti i campionati. Tale decisione rischia di creare un “precedente” anche da noi: sarebbe giusto assegnare il titolo alla Juventus se non si riprendesse a giocare?

PSG campione di Francia: lo annuncia la Lega

Alla fine una soluzione si è trovata: il PSG è campione di Francia per la nona volta nella sua storia (la terza conseciutiva). Ad annunciarlo è stata la Presidente della Lega Calcio francese, Nathalie Boy de la Tour all’uscita dell’assemblea che si è tenuta questo pomeriggio ed è terminata circa due ore fa:

Abbiamo preso la decisione di chiudere qui la stagione di Ligue 1 e Ligue 2. Il titolo di Ligue 1 va al PSG, quello di Ligue 2 al Lorient.

E’ una decisione che sicuramente farà discutere e rischia di creare un precedente per tutto il calcio continentale. Prima della Federazione transalpina solo il Belgio si era pronunciato in tal senso assegnando il titolo d’ufficio al Club Brugges. Il PSG diventa campione nazionale a 10 giornate dalla fine del torneo con 12 punti di vantaggio sul Marsiglia secondo in classifica, e una gara in meno giocata rispetto alle rivali più dirette (27 a 28). La LFP ha dunque ritenuto giusto basare i verdetti di questa stagione sulla classifica maturata al momento dello stop. Insieme al PSG vanno infatti in Champions Marsiglia e Rennes, rispettivamente seconda e terza in graduatoria, mentre Lille, Reims e Nizza vanno dritte in EL.

Il capitolo retrocessioni vede invece condannate alla Ligue 2 Amiens e Tolosa, mentre Lens e Lorient festeggiano la promozione lontane dal campo. Come ci si poteva attendere questo verdetto ha creato non pochi malumori, soprattutto tra coloro che vedono la propria posizione pesantemente danneggiata. Il Presidente del Tolosa, Olivier Sardan, ha infatti annunciato ricorso, parlando di un:

inaccettabile allontanamento dai principi di equità ed etica sportiva la cui LFP e FFF sono garanti. Qualsiasi decisione unilaterale di retrocessione costituirebbe una sanzione non prevista dalla normativa applicabile. Qualsiasi altra decisione, che non consenta al TFC di discutere in modo sportivo ed equo delle sue possibilità di mantenimento, sarebbe immediatamente contestata dinanzi ai tribunali competenti”.

Stessa sorte toccherà alla Juventus?

Dopo l’annuncio della Lega il nostro pensiero è andato subito a ciò che sta succedendo in Italia e alle svariate polemiche che in queste settimane hanno accompagnato le decisioni relative alla nostra Serie A. Il ministro Spadafora oggi ha dichiarato che la ripresa avverrà solo se verrà approvato il protocollo sanitario varato nei giorni scorsi dalla FIGC, altrimenti il Governo “Decreterà la fine del Campionato cercando di contenere al minimo i danni per il calcio”. Parole che hanno raffreddato gli entusiasmi di quanti si stanno battendo strenuamente da settimane per tornare in campo e che vedevano nella ripresa degli allenamenti, annunciata con l’inizio della fase due, uno “spiraglio in fondo al tunnel”.

Ma ora l’assegnazione del titolo al PSG impone un altro interrogativo: se non si riprendesse a giocare, sarebbe giusto assegnare lo Scudetto alla Juventus? Anche i bianconeri erano primi in classifica al momento dello stop e potrebbero perciò rivendicare la legittimità del titolo. Rispetto al PSG, che aveva tracciato un solco di 12 punti dalla seconda in classifica, i bianconeri erano alle prese con una Lazio distante un solo punto.

Il regolamento non costringe la Federazione ad assegnare lo Scudetto (fa fede il campionato 2004/2005) ma, visto come si stanno sviluppando le cose all’estero, la FIGC potrebbe decidere di omologarsi come soluzione estrema anche per dare un “senso” a questa stagione e consegnare alla Uefa una classifica definitiva in vista delle coppe.

A giudizio dello scrivente, visto anche lo scetticismo espresso dal ministro Spadafora a quattro giorni dall’ipotetica ripresa, sarebbe decisione di carattere etico, oltre che di buon senso, sospendere il campionato senza assegnare il titolo.

Bisogna trovare comunque una soluzione in tempi brevi. Ma come dimostra il caso del Tolosa difficilmente si riuscirà a mettere tutti d’accordo.