Psychédélique – Lanciata nel 2011, è una delle referenze del brand parigino Jovoy. Il suo naso è Jacques Flori.
Jovoy rilancia tutte le sue fragranze in un nuovissimo e comodo formato da 15ml.
Jovoy
La casa di profumi, con sede in rue de Castiglione a Parigi, non perde mai di vista i suoi principi fondanti: rarità, scoperte, meraviglia, sfumature, gioia, pregiudizio, lealtà, eleganza, sensibilità e un’inesauribile curiosità che il suo fondatore François Hénin e i suoi partner di lunga data dispiegano in modo contagioso verso un mercato in continua evoluzione.
Completamente opposto alle creazioni globali standardizzate, JOVOY rappresenta quindi il sogno di una profumeria d’eccezione, parte di una notevole tradizione francese e lontana dall’ostentazione e dall’elitarismo.
Un sogno accessibile, anche, che la casa desidera condividere con tutti coloro che desiderano fragranze pure che nascono dall’emozione per trasportarli in un viaggio.
JOVOY è la storia di una meravigliosa rinascita, quella di una Maison di profumi parigina nata nel 1923 e dimenticata per oltre 80 anni.Nel 2010 François Hénin, giramondo appassionato di materie prime, decide di donargli nuova vita. Dopo aver trascorso diversi anni alla ricerca di nuovi sentori nelle foreste del Vietnam, ritorna in Francia e, dopo una tappa a Grasse per approfondire ancor di più le sue conoscenze, acquisisce JOVOY diventandone il direttore artistico e trasformando il brand in un marchio di nicchia contemporaneo dalla personalità unica e distintiva.
Che si tratti di Eau de parfum, estratti e profumazioni d’ambiente, tutte le creazioni Jovoy hanno una storia accattivante da raccontare, ispirata da un’esperienza personale o da un incontro. Ogni profumo è opera di nasi indipendenti che, in collaborazione creativa con la casa madre, interpretano la visione iniziale dando vita a profumi moderni per gli estimatori e gli amanti dei profumi rari. In contrapposizione alle creazioni globali standardizzate, Jovoy difende il sogno di una profumeria d’eccellenza della grande tradizione francese, lontano dall’ostentazione e dall’elitarismo. Un sogno accessibile a tutti quelli che vogliono farsi trasportare in questo viaggio profumato.
Psychédélique
Il profumo di cui parleremo oggi è “Psychédélique”, un Eau de Parfum dagli accordi principalmente ambrati, legnosi e di patchouli.
Ispirazione
Peace and love forever!
Una fragranza “revival” che rende omaggio agli anni settanta, che hanno fatto del patchouli il simbolo della libertà.
In tutti i festival, da Wight a Woodstock, la sua opulenza legnosa e misteriosa, ha cantato lo spirito rock di una nuova generazione di giovani ribelli.
Oggi si reinventa più hippie-chic che mai. È un classico senza tempo che mantiene intatta la sua audacia.
La nostalgia retrò non è mai stata così moderna.
Piramide olfattiva
Scopriamo insieme le note annunciate di Psychédélique.
Testa: Agrumi
Cuore: Ambra – Cisto – Geranio – Patchouli – Rosa
Fondo: Muschio – Vaniglia
Prestazioni
Percezione delle caratteristiche di Psychédélique.
Sillage: Intenso
Persistenza: Alta
Proiezione: Alta
Psychédélique – Il mio viaggio olfattivo
Oggi, vedendomi, non lo direbbe nessunə che un tempo ero parte di quelli che venivano definiti “figli dei fiori”.
Le aziende che dirigo fanno tutt’altro rispetto alla cultura che professavo. Regole ferree, capitalismo e sfruttamento.
Quando torno a casa ed esco fuori da tutto ciò, so cosa fare per rilassarmi e smettere di fingere di essere ciò che non sono.
Metto su una canzone dei “Cream“, lascio accesa solo una piantana dalla luce calda e comincio a fumare…
Mi ritrovo di nuovo su quel prato, nell’Agosto del 1969. Mancano ancora diverse ore all’inizio del festival.
Ho la testa poggiata a contatto con la terra; il suo odore mi fa sentire un tutt’uno con essa. Nei dintorni deve esserci qualche piantina di menta, ne sento la freschezza.
Può anche darsi che sia nel mix che Charlie sta fumando.
Mi gettano in faccia un telo che mi fa risvegliare di soprassalto dai miei pensieri, mi invitano a metterlo sotto il mio capo per stare più comodo. Per un attimo ho sentito il suo profumo di un dolce pulito, ma anche usato e secco. Non lo userò, in ogni caso, non voglio spezzare il mio legame con la natura.
Alcuni artisti si alternano sul palco per accordare gli strumenti e fare le ultime prove.
Prendo la birra che avevo lasciato lì di fianco e alzo gli occhi al sole, facendomi volontariamente accecare.
Sorrido alla libertà, alla musica e al sesso.
Ho quasi finito di fumare, nel mio soggiorno. Tra 10 ore devo tornare alla triste realtà, il mio presente.
Fan***o me ne faccio un’altra e poi vado.
Titoli di coda
Psychédélique è una sublime espressione del patchouli in quasi tutta la sua purezza.
Troviamo in apertura degli agrumi che rendono la fragranza aspra e pungente nei primi minuti. Il cisto la rende anche liquorosa, oltre che più secca e cuoiata di quanto farebbe da sola la nota protagonista.
Ma dopo sentiamo un’evoluzione diversa.
Nel mezzo del viaggio ho percepito anche un po’ di menta, anche se non annunciata. Non una menta verde e fredda, bensì un po’ dolce. Dolcezza che continuiamo a trovare verso il fondo.
Infatti vi è un’evoluzione completamente diversa rispetto all’inizio. Troviamo morbidezza e quasi cremosità, grazie a muschio e vaniglia.
Psychédélique diventa, infatti, una copertina di patchouli dolce che ti avvolge e ti dà conforto; dopo averti prima presə a schiaffi con la sua realtà terrosa e asciutta.
Perfetto per le serate invernali o comunque fredde. Può essere la scelta giusta, questa fragranza, anche se vogliamo ottenere un aspetto più affascinante e misterioso. Per chi ha vissuto nel pieno degli anni Settanta, sarà il profumo della nostalgia che grida “libertà”.
Vivi, sogna e ricorda attraverso il tuo naso!
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