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Pussypedia: un manuale a tutto tondo sulla sessualità femminile

C’è un nuovo manuale, chiamato Pussypedia, che ruota attorno al termine «pussy». L’intento è quello di di riappropriarsi della sessualità al femminile e della consapevolezza intorno a ciò che questa parola rappresenta.


Per affrontare i tabù, la disinformazione, e non solo…

Pussypedia, edito da Fabbri Editori, è un manuale che vuole parlare, illustrare, e divulgare tutto quello che ruota intorno alla sessualità femminile, ma non solo.
«Per prima cosa, il nostro intento è proporre un nuovo uso della parola pussy inclusivo del genere e degli organi, compresi la vagina, la vulva, il clitoride, l’utero, l’uretra, la vescica, il retto, l’ano e, chissà, forse anche i testicoli…». 
Uno scopo preciso e inequivocabile dunque, considerando soprattutto la nostra società moderna.
Infatti, tra l’educazione sessuale praticamente inesistente nelle scuole, e il tabù attorno alle questioni di sesso, un manuale come questo può aiutare, ed informare, chiunque.
Uno dei problemi più gravi si verifica cercando informazioni accurate e precise, ed incappando invece in approssimazioni ed errori, che spesso convogliano un’idea della sessualità finalizzata solo al piacere maschile.

Per questo Zoe Mendelson, giornalista, e María Conejo, illustratrice pluripremiata, hanno deciso di realizzare una piattaforma digitale (Pussypedia.net) e questo libro.
Lo scopo è quello di spiegare in modo scientificamente rigoroso, accessibile, inclusivo e diretto l’anatomia, la storia e la sociologia dell’apparato sessuale femminile.

Una parola “problematica”

«La parola vagina deriva da un termine latino che significava “fodero per la spada”, ma noi non siamo per niente d’accordo con l’idea che la vagina esista principalmente come oggetto di servizio per il pene. Inoltre, è un concetto che si riferisce propriamente solo al cosiddetto canale vaginale.
Se definiamo con il nome di vagina tutto l’apparato genitale femminile stiamo ignorando tante altre parti importanti, per esempio tutto ciò che si può vedere all’esterno e il clitoride, che è composto dagli stessi tessuti di un pene, ha più o meno le stesse dimensioni ed è il responsabile dei nostri orgasmi.
Se la chiamiamo vulva, stiamo invece trascurando la vagina e tutto il resto che sta all’interno. Inoltre, non esiste un termine ombrello che possa includere tutte queste parti anatomiche più i testicoli, che sono presenti in alcune persone intersessuali». Queste alcune delle spiegazioni delle due autrici.

Un’esperienza condivisa dall’autrice stessa

Il libro è scritto con un tono diretto e colloquiale, molto colloquiale, sembra quasi di chiedere consigli o un parere all’amica più esperta, ma tutte le informazioni sono supportate a livello scientifico.
E soprattutto, l’autrice Zoe Mendelson racconta in prima persona, riportando molto della sua vita personale, di quando da piccola esplorava la sua sessualità e c’era sempre un adulto pronto a colpevolizzarla o a puntarle il dito contro. 

Come spesso succede nella maggior parte delle volte, a farla sentire sbagliata sono stati i luoghi comuni, le convinzioni, le credenze: il Patriarcato.
«Il Patriarcato non significa “gli uomini”. Quando attribuisco al Patriarcato la colpa per Qualcosa di Brutto non sto incolpando gli uomini, anche nel caso in cui siano degli uomini a fare Qualcosa di Brutto», ma tutti coloro che perpetuano un certo modo di vivere la sessualità, secondo regole decise da tutti tranne che da noi. 

«La vergogna mi ha impedito di dare valore a me stessa, di avere una vaga idea di cosa potesse significare un concetto del genere. La vergogna mi ha impedito di chiedere apertamente ciò che desideravo e di cui avevo bisogno, perché non pensavo che i miei desideri e i miei bisogni avessero alcun valore: io stessa, infatti, non ritenevo di avere poi tutto questo valore». 
Queste le parole di Zoe Mendelson.

Pussypedia: da sito web a libro in poco tempo

Ecco i danni che lei, insieme all’illustratrice Maria Conejo, ha deciso di affrontare e di scardinare.
Insieme hanno poi deciso di aprire il sito Pussypedia.net, dopo una raccolta fondi su Kickstarter:
«Il nostro intento era democratizzare quelle informazioni che avevo trovato ben nascoste tra articoli e studi accademici. Volevamo creare una vera a propria enciclopedia sul sesso (ma non solo) che fosse gratuita, bilingue, facilmente accessibile ma con un’altissima qualità delle informazioni; per noi era importante essere estremamente meticolose, basando tutte le notizie su ricerche sempre sottoposte a una revisione paritaria, aggiornate e finanziate in modo indipendente; volevamo utilizzare un linguaggio che fosse comprensibile a tutti e ci tenevamo che il risultato fosse un piacere sia da leggere sia da guardare». Il sito ha visto la luce nel 2019, e solo nel primo anno il sito ha totalizzato quasi 2,5 milioni di visualizzazioni. Conseguentemente, le due autrici hanno deciso di creare anche un manuale cartaceo che racchiudesse tutte le informazioni contenute sul sito online.

Il libro è davvero completo. Si spazia dalle parti anatomiche della zona genitale al sesso e masturbazione, passando per argomenti impegnativi come l’aborto e la contraccezione, arrivando ai danni che il patriarcato ha protratto fino a noi.
Un libro che è davvero per tutti: per chi si sta approcciando per la prima volta alla scoperta di sé e per le donne già navigate e mature. E per gli uomini che vogliono istruirsi, e per chiunque abbia una vagina e voglia saperne di più.

Beatrice D’Uffizi

Instagram: https://www.instagram.com/metropolitanmagazineit

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