Quale sarà il futuro del packaging nel mondo beauty? Il beauty è sicuramente uno tra i settori che contribuisce all’inquinamento e uno dei motivi più importanti è sicuramente quello del packaging. Si sta cercando di impegnarsi sempre di più in questo senso, per questo il discorso si sta allargando sempre più in funzione di riciclo e materie prime sostenibili.
Cosa rimarrà del packaging nel mondo del beauty? Rispondono gli esperti
In qualità di firmatario del New Plastics Economy Global Commitment della Ellen MacArthur Foundation, incentrato sull’economia circolare, il fornitore di packaging in USA si è assunto una serie di obiettivi che verrano ultimati nel 2025. Bénédicte Luisi, Product Sustainability Director della Divisione Beauty di Aptar, è stata intervistata da Premium Beauty News e ha rilasciato importanti dichiarazioni. Luisi ha sottolineato che “Abbiamo appena pubblicato il nostro rapporto annuale, che copre tutti gli ambiti su cui abbiamo lavorato: i siti di produzione, i trasporti, la nostra politica sociale e, naturalmente, la nostra gamma di prodotti, per la quale abbiamo preso forti impegni per essere proattivi”
Aggiunge inoltre che l’azienda sta facendo “tutto il possibile per offrire soluzioni alternative, in particolare con materiali più sostenibili e responsabili, per smettere di usare combustibili fossili, per incorporare materiali riciclati e, naturalmente, per migliorare la riciclabilità dei prodotti, che porterà anche a materiali riciclati di migliore qualità. Per questo motivo abbiamo adottato questo approccio proattivo, ma riteniamo che il mercato stia ancora vivendo un “ritardo nella partenza”, in particolare per quanto riguarda i materiali riciclati. Il loro utilizzo richiede ai marchi di scendere a compromessi, soprattutto in termini di estetica.
In questo momento infatti si tende a concentrarsi sui materiali riciclati e sulla riciclabilità. E quello che ci si chiede è quali progressi sono stati fatti in questo settore? E per quanto riguarda la fornitura di plastica riciclata? Quale sarà il suo futuro?
Bénédicte Luisi risponde che “abbiamo creato un catalogo specifico per presentare tutti i nostri prodotti di qualità realizzati con materiali riciclati. Aiuta i nostri clienti a identificare chiaramente ciò che è pronto.
La maggior parte dei nostri prodotti di bellezza con materiali derivati dal riciclo meccanico sono stati sottoposti a diversi test tecnici e di qualità. Abbiamo sviluppato un approccio proprio di Aptar, PCR PLUS, per offrire materiali compatibili con le applicazioni cosmetiche quando non è disponibile la compatibilità alimentare. Ne assicuriamo la tracciabilità e ne valutiamo la tossicità e la compatibilità con le applicazioni estetiche.”
“Per quanto riguarda l’innovazione, lavoriamo a monte con aziende partner impegnate, come PureCycle. Hanno introdotto una nuova tecnologia che, grazie a un ulteriore processo di decontaminazione, consente di ottenere polipropilene riciclato ultrapuro e di alta qualità. Aptar fa parte anche del progetto Next Loop, un’altra tecnologia progettata per ottenere PP riciclato compatibile con le applicazioni di bellezza.”
Stiamo forse arrivando al momento che tanto speravamo? Almeno il mondo beauty potrebbe arrivare a fare la differenza.
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