Il potere distruttivo della guerra non viene esercitato solo sul piano umanitario, ma anche su quello ambientale e, ad oggi, sembra essere una tematica molto attuale. Il conflitto Russo-Ucraino ha posto l’attenzione sulla disponibilità e sulla dipendenza delle risorse – quali grano e gas – da parte dell’Europa. Ma gli effetti della guerra sull’ambiente vanno molto oltre la disponibilità delle risorse: lo stesso mantenimento degli eserciti, anche in tempo di pace, esercita una forte pressione sugli ecosistemi.
Effetti della guerra sull’ambiente: il caso del Vietnam
Bonneiul e Fressoz, nel loro “La terra la storia e noi. Come abbiamo creato l’Antropocene“, dedicano un capitolo a come la guerra abbia avuto, ed ha tuttora, un grande impatto diretto e indiretto sul nostro pianeta. Portano come esempio emblematico il caso della guerra in Vietnam, in cui la distruzione dell’ambiente ha costituito un obiettivo militare preciso.
La foresta vietnamita venne distrutta con diserbanti chimici i cui effetti durarono fino a mezzo secolo dopo. Inoltre, vennero effettuati più di duemila voli per inseminare artificialmente le nuvole al fine di provocare piogge artificiali. È proprio in questo frangente che si inizia a parlare di ecocidio: opera di consapevole distruzione dell’ambiente naturale.
Effetti diretti e indiretti della guerra sull’ambiente
La guerra può avere – continuano i due autori – effetti diretti e indiretti. Tra i primi troviamo, ad esempio, il fango, conseguenza della distruzione dei suoli causata dai carrarmati, ma anche la compromissione delle foreste per il loro ruolo difensivo. Gli effetti indiretti hanno a che fare con lo sviluppo tecnologico: il nylon veniva utilizzato per fabbricare paracaduti e giubbotti antiproiettile, ma alla fine del conflitto fu utilizzato per creare le reti da pesca. Anche i sistemi di segnalazione delle navi furono riconvertiti in funzione della pesca industriale per localizzare i banchi di pesci.
Altre conseguenze dovuto alla riconversione delle tecnologie le troviamo nelle abbattitrici, nei bulldozer e nelle disboscatrici, tutti e tre costruiti utilizzando i carrarmati come modello. Inoltre, i gas bellici portarono all’uso del DDT come insetticida in agricoltura.
Martina Cordella