Quarantena: cosa resterà di questa chiusura obbligata?

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Di Redazione Metropolitan

Quarantena. Cosa resterà di questa chiusura? Per via dell’emergenza sanitaria da coronavirus, oggi inizia ufficialmente la terza settimana di quarantena: tutte le pulizie di casa vengono svolte con precisione svizzera, i giochi di società sono stati rispolverati dalla cantina e le serie tv di qualsiasi piattaforma non hanno più segreti ( abbiamo visto persino gli speciali con quelle lunghe interviste agli attori che ci spiegano come hanno fatto ad entrare nella parte, casomai ci venisse voglia di provare anche a noi).

In due settimane abbiamo rivoluzionato completamente la nostra vita. Le quattro mura di casa sono diventate contemporaneamente la nostra prigione e il nostro rifugio da questo virus che si aggira per le strade e si trasmette alla velocità della luce.

Quarantena: classica immagine di vita quotidiana  Fonte: Quotidiano.net
Quarantena: classica immagine di vita quotidiana Fonte: Quotidiano.net

Quarantena: un modo per riscoprire gli antichi valori delle cose

Erano anni che non passavamo tanto tempo con la nostra famiglia, soprattutto quando i figli sono cresciuti e non hanno più avuto  bisogno della favola della buonanotte, anche se di questi tempi una favola se la farebbe raccontare volentieri anche un adulto.

 Abbiamo riscoperto il pranzare e il cenare tutti insieme a un tavolo, senza mille chiamate e tv di sottofondo tutto il tempo. Abbiamo riscoperto che preparare crostate stile Biancaneve e gli uccelli cinguettanti collaboratori non è affatto male e che le machere per capelli sono una mano santa quando vorresti urlare.

I vip in tv a ogni pubblicità ci invitano a riscoprire i piaceri della vita casalinga e soprattutto a coltivare i nostri hobby ( anche se tra una lavatrice e una montagna di panni da stirare la voglia di cominciare l’uncinetto un po’ ci passa).

Quarantena: pensieri positivi non sempre in prima linea

 Non possiamo sapere come se la passino le persone famose, ma durante la giornata a volte è dura pensare positivo, a volte lo sconforto ci assale (soprattutto se in casa con noi non c’è nessuno e un abbraccio assume il valore di un milione di dollari), e a volte le notizie al tg ci fanno pensare che non ne usciremo.

Soffermarsi a pensare che ci sono migliaia di donne che vengono sottoposte a maltrattamenti e violenze domestiche quotidiane ( ricordiamo che il numero antiviolenza 1522 è sempre attivo H24) ci affrange, vedere scene di pazienti intubati ci riempie il cuore di tristezza, vedere i segni della fatica sui volti dei medici e delle infermiere ci pervade di rispetto e tenerezza, sapere che migliaia di senzatetto affrontano questa emergenza da soli e senza un tetto sopra la testa ci fa rivalutare le nostre personali “lamentele”.

Stai a casa. Fonte: Tuttocampo
Quarantena
Stai a casa. Fonte: Tuttocampo

Perchè dobbiamo essere forti

Pensare a tutto il dolore che si sta affrontando con coraggio nel nostro paese in questi giorni mentre restiamo a casa e impariamo tutti gli esercizi di pilates e yoga che l’uomo abbia mai potuto inventare, ci fa rivalutare i nostri personali momenti di sconforto. Sapere che dobbiamo essere forti perché il nostro vicino in casa, nel cuore o sul pianerottolo ha bisogno di noi ci infonde coraggio.

Molti dicono che ci vorranno mesi prima che la vita normale ritorni a invadere strade e locali, ma forse la normalità, quando tornerà, non sarà mai più la stessa. Forse da tutto questo dolore e da questi sacrifici avremo imparato una lezione fondamentale: mai dare per scontata la felicità.

scene di vita quotidiana. Fonte: Università online di Udine
Quarantena
scene di vita quotidiana. Fonte: Università online di Udine

Quante volte nel corso della vita ci siamo lamentati per quello o quell’altro motivo e non ci rendevamo conto che le piccole gioie quotidiane sono il motore propulsivo della nostra vita?

 Forse in quel “domani” tanto atteso, riusciremo a essere realmente felici di quello che abbiamo, apprezzeremo con nuovo stupore l’abbraccio di un amico e il bacio della persona amata, forse non daremo più per scontato che certe splendide anime facciano parte della nostra vita e saremo riconoscenti per la meravigliosa vita che abbiamo avuto in dono di vivere.

Forse, di questa quarantena, ci resterà il ricordo del rispetto che dobbiamo portare alla vita ogni giorno, alla felicità che siamo in dovere di provare e soprattutto che siamo in dovere di portare nelle vite delle persone che amiamo.