“Quello che fa le indagini sulla Lega lo abbiamo messo noi”. Queste parole sono state dette dal sottosegretario all’Economia Claudio Durigon che, ripreso con una telecamera nascosta, sostiene di non aver paura degli sviluppi sul caso dei 49 milioni confiscati alla Lega dalla procura di Genova.
Sono parole pesantissime quelle dette dell’uomo del Mef, che lavora per il Ministro dell’Economia. Agitano molto il Governo e rischiano di essere un vero terremoto per la Lega, anche perché Durigon non solo è un esponente della Lega, ma è uno dei più influenti nella Lega e dentro il cerchio magico di Salvini. Talmente importante che, nell’inchiesta pubblicata da FanPage, emerge come lui avrebbe una forte influenza politica all’interno di apparati statali che, almeno in teoria, dovrebbero restare neutri. Fatto sta che adesso quelle parole rischiano di diventare una bomba per la Lega.
Il Movimento 5 Stelle sta valutando una mozione di revoca dal ruolo di sottosegretario per Claudio Durigon. La mozione potrebbe essere messa nero su bianco in Senato. “Questo è peggio del caso Siri”, commenta un big del M5s, ricordando l’altro sottosegretario, accusato di aver accettato denaro per inserire una norma sulle energie rinnovabili nella manovra che faceva capo al Def sugli incentivi connessi al mini-eolico. Quello scandalo accelerà la fine del primo Governo Conte.