Iniziate le riprese di “Qui rido io” per la regia di Mario Martone su Eduardo Scarpetta, padre del teatro napoletano.
I figli d’arte sono una costante nel mondo dello spettacolo, un riciclo continuo di professionisti surrogati che costantemente lotta per la scissione professional-patriarcale. Pochi riescono ad eclissare il padre, alcuni lo affiancano, altri perdono amaramente ma di certo è che questa tradizione ereditaria, geneticamente continuerà imperterrita a diffondere talenti e meteore. Il figlio d’arte par excellence, per molti ignoto per questa sua peculiarità , è Eduardo De Filippo e con lui il fratello Peppino e con lui la sorella Titina, attori cardine della recitazione partenopea, figli dell’innovatore della commedia teatrale napoletana Eduardo Scarpetta. Mario Martone ha iniziato a Roma al teatro Valle le riprese del suo nuovo film su questa figura mistica e mistificata, “Qui rido io”.
Eduardo Scarpetta, tombeur de femme, aveva già moglie e figli quando concepì con la nipote della consorte la seconda figliata che prenderà il cognome della madre, appunto De Filippo. I primi e i secondi si sono succeduti e incontrati nelle produzioni teatrali del comune padre, ma solo i figli dell’incesto hanno accompagnato la storia. Le riprese iniziano dalla consacrazione avvenuto col debutto della commedia “Miseria e nobiltà ”, poi ripresa da Totò nel famoso film, al già detto teatro romano nel milleottocentottantanove. Ad interpretare il teatrante in “Qui rido io” è Toni Servillo, e chi altro sennò, che sarà affiancato da Maria Nazionale, Cristiana Dell’Anna, Antonia Truppo, Paolo Pierobon, Roberto De Francesco, Gianfelice Imparato e Iaia Forte.
“Qui rido io” di Martone, un’altra produzione che si affida al racconto biografico che il cinema italiano sta ultimamente riscoprendo e sfruttando fin adesso con degni risultati.