
Questa mattina Salvatore Canfora, di 39 anni, originario di Torre Annunziata (Napoli), è stato arrestato ed ha confessato l’omicidio di Sonia Di Maggio, la ragazza 29enne uccisa a coltellate nella serata di lunedì a Minervino di Lecce, mentre passeggiava con il suo fidanzato. L’uomo è stato arrestato dagli agenti del commissariato di Otranto, mentre cercava di fuggire.
La ricostruzione del delitto
La dinamica del delitto, a quanto risulta dalle indagini degli investigatori, ha visto Salvatore Canfora, ex fidanzato della vittima, raggiungere la frazione di Minervino di Lecce e vedendo la ragazza insieme al suo fidanzato, l’ha aggredita alle spalle ed accoltellata alla gola. La ragazza avrebbe anche cercato di fare scudo con il suo corpo per difendere il suo fidanzato dalla furia omicida dell’assassino. Secondo gli inquirenti il Canfora “ha scagliato oltre venti coltellate”.
Ragazza uccisa a coltellate: chi è Salvatore Canfora
L’uomo fermato con l’accusa di omicidio, Salvatore Canfora, è un parcheggiatore abusivo senza fissa dimora e nel giugno 2020 era stato dimesso dall’Ospedale Psichiatrico giudiziario “Filippo Saporito” di Aversa (Caserta). L’ex compagno della vittima non si era mai rassegnato alla fine della loro relazione e continuava a tormentare la ragazza. Fino al momento del tragico epilogo, con l’omicidio perpetrato in strada.
Ragazza uccisa a coltellate. Gli ultimi istanti di vita di Sonia
Dalle parole dell’attuale fidanzato di Sonia, Francesco Damiano, coetaneo della ragazza, con lei al momento della tragedia, si possono ricostruire i tragici momenti dell’aggressione di salvatore Canfora ai due giovani. Il ragazzo ha raccontato che lui e la sua fidanzata, intorno alle ore 19, si stavano dirigendo verso il supermercato, quando, nel buio, è sbucato l’assassino che ha iniziato a colpire la ragazza con il coltello. In seguito alle grida sono giunte delle persone in soccorso, ma l’assassino era già fuggito via.
Come era arrivato Salvatore Canfora in Puglia?
Questa tragedia, le cui indagini hanno portato alla cattura dell’assassino, lascia, però, un dubbio inquietante: come è stato possibile e come, materialmente, avrà fatto Salvatore Canfora a muoversi dalla sua Campania fino a raggiungere la Puglia, specificamente Minervino di Lecce, nonostante le restrizioni imposte dall’emergenza pandemica ai movimenti tra regioni? Un dubbio inquietante, la cui risposta sarà comunque terribile, perché una tragedia non è stata evitata.
Le parole del sindaco di Minervino
“Siamo sgomenti per quanto accaduto – dichiara il sindaco di Minervino, Ettore Caroppo – la nostra è una piccola comunità dove non si sono mai verificati episodi di una simile gravità. Sembra tutto così surreale. Qui non abbiamo mai avuto episodi di delinquenza, figurarsi un delitto come il femminicidio. La ragazza era arrivata a Minervino solo da poche settimane, conosco il suo fidanzato. Viene da una famiglia semplice e non ha mai dato alcun problema”.
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Stefano Vori