Come ogni lunedì si aggiorna il ranking ATP e come tanti lunedì degli ultimi mesi troviamo belle sorprese colorate di azzurro. Nuovo best ranking per Caruso e Sinner, con quest’ultimo che sale 37esimo ed entra per la prima volta nella Top 40. Grazie a questo risultato si realizza una statistica che mancava da 43 anni: sono ben quattro gli italiani tra i migliori quaranta del mondo.
4 azzurri nella Top 40 del ranking ATP: non succedeva dal 1977
Barazzutti (11°), Panatta (23°), Bertolucci (30°) e Zugarelli (37°): questi erano i fantastici 4 del 1977. Berrettini (10°), Fognini (17°), Sonego (33°) e Sinner (37°), quelli del 2020. Confrontando le posizioni occupate dai tennisti dei due gruppi verrebbe da pensare che la situazione odierna sia addirittura migliore rispetto a quella di 43 anni fa. Basti anche pensare che Berrettini è l’unico italiano nell’era Open a chiudere la stagione in Top 10 per due anni di fila.
Certo, questo risultato è stato viziato dalle classifiche protette che hanno permesso ai tennisti di non perdere punti; ma seguendo questo discorso risulta pur vero che senza questa situazione e senza la cancellazione dei tornei sull’erba Jannik Sinner non si troverebbe in 37esima posizione ma ben più in alto. Da un lato avrebbe potuto sfruttare la discesa che molti giocatori avrebbero dovuto affrontare e dall’altro il Sinner di quest’anno, nonostante non sia propriamente un erbaiolo, avrebbe sicuramente potuto guadagnare qualcosa dai tornei sul verde, a cominciare da Wimbledon.
Tralasciando i se e i ma, l’anno di Jannik è stato fantastico già così, suggellato dalla storica vittoria a Sofia. E quando parliamo di storia del tennis italiano non possiamo citare l’impresa di Lorenzo Sonego, che con la finale a Vienna era entrato a far parte del club dei 40, spingendosi fino alle 32esima posizione e concludendo l’anno in 33esima. L’anno prossimo il tennis italiano, con la coincidenza delle Finals a Torino, potrebbe veramente regalare belle sorprese.
Altri italiani in Top 200
Gli italiani tra i primi cento in classifica non si fermano ai quattro sopracitati, ma ne troviamo altrettanti nella seconda metà della Top 100. Il primo è Travaglia in 74esima posizione scavalcato da un Pospisil che con la finale di Sofia ha guadagnato ben 13 posizioni. Al 76esimo posto troviamo Salvatore Caruso che con i quarti raggiunti nel 250 della capitale bulgara ha salito sei gradini raggiungendo così un nuovo best ranking. Tra i tennisti superati dal siciliano c’è anche il conterraneo Cecchinato, sceso in 80esima posizione. A chiudere la top 100 per un pelo Gianluca Mager, in 99esima posizione.
Appena fuori dai primi cento c’è Andreas Seppi, al 104esimo posto, mentre dobbiamo scendere di altre 23 posizioni per trovare un altro azzurro. Si tratta di Lorenzo Musetti che è il 2002 più alto della classifica mondiale, minacciato solo dal prodigio spagnolo Alcaraz (addirittura classe 2003), fermo in 140esima posizione. Un passo davanti a lui c’è Federico Gaio, mentre in 144esima e 148esima posizione troviamo Lorenzi e Giustino. A chiudere la Top 200 ci sono poi Giannessi (165°), Fabbiano (168°) e Marcora (178°).