Ravenna Festival al via. Concerto di apertura il 21 giugno . La nuova produzione Duets e Solos: sul palco i ballerini che fanno coppia anche dal vero


Ravenna Festival, 40 eventi tra concerti, spettacoli teatrali e danza che si snodano dal 21 giugno al 30 luglio in questa rassegna la cui direzione artistica, fin dagli inizi dell’emergenza Covid, ha dichiarato che non si sarebbe arresa e sarebbe andata avanti. E così è stato. Parte la 31esima edizione.

RAVENNA FESTIVAL- FRANCO MASOTTI (C) RAVENNA FESTIVAL
RAVENNA FESTIVAL- FRANCO MASOTTI, DIRETTORE ARTISTICO (C) RAVENNA FESTIVAL


“Tre sono sempre stati i punti cardine di Ravenna Festival – spiega il direttore artistico Franco Masotti nella conferenza stampa di presentazione online del programma, venerdì 5 giugno su You Tube e Facebook – : il concerto di apertura del maestro Riccardo Muti, il concerto dell’amicizia e la multisciplinarietà che caratterizza fin dal suo esordio, nel 1990, questa manifestazione”.

La Rocca Brancaleone, ritorno alle origini del festival

“Siamo riusciti a mantenere questa identità nonostante il Covid abbia creato ostacoli e comportato modifiche sulla gestione degli eventi legati alla necessità di garantire la sicurezza di tutti”.
La Rocca Brancaleone, scelta come location più appropriata per gli spettacoli di questo festival connotato dalle misure post Coronavirus, spiega invece, il co-direttore artistico Angelo Nicastro, rappresenta la soluzione ottimale e al tempo stesso, un ritorno alle origini.

RAVENNA FESTIVAL - LA ROCCA BRANCALEONE LOCATION PER LA TRENTUNESIMA EDIZIONE POST CORONAVIRUS (C) DAL WEB
RAVENNA FESTIVAL – LA ROCCA BRANCALEONE LOCATION PER LA TRENTUNESIMA EDIZIONE POST CORONAVIRUS (C) DAL WEB

Da qui, infatti, è partita la prima edizione nel 1990 e a questa fortezza difensiva costruita dai veneziani nel 15esimo secolo si è scelto di rendere omaggio dedicandole il concerto che ricorda la battaglia di Lepanto nel 1571, su musiche di Monteverdi e voce contro tenore Carlo Vistoli.

Nel programma, grandi nomi e giovani talenti

Nell’ampio e prestigioso programma dei concerti di musica classica, il direttore d’orchestra Iván Fischer che dirige la Budapest Festival Orchestra e la soprano Anna Prohaska con le musiche dell’opera Sigfrido di Wagner (ma non solo). Al Concerto dell’Amicizia del 3 luglio, che quest’anno è in gemellaggio con il parco archeologico di Paestum, omaggio a Bethoveen nel 250esimo della morte.

RAVENNA FESTIVAL - RICCARDO MUTI, DIRETTORE D'ORCHESTRA (C) RAVENNA FESTIVAL
RAVENNA FESTIVAL – RICCARDO MUTI, DIRETTORE D’ORCHESTRA (C) RAVENNA FESTIVAL

Dedicato al dramma della Siria e al direttore d’orchestra Hevrin Khalaf deceduto l’anno scorso, protagonisti, insieme all‘Orchestra Giovanile Cherubini, l’Orchestra Nazionale Siriana per confermare ancora una volta attraverso la musica il ponte di fratellanza tra gli uomini. L’opera scelta è la Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore, op. 55 Eroica.

Sarà sempre Muti a dirigere l’Orchestra Cherubini nella serata con il violoncellista dei Wiener Tamas Varga mentre con il direttore Valery Gergiev l’Orchestra esegue la Pastorale per un altro omaggio a Beethoveen con solista al piano Beatrice Rana, tra i talenti più osannati dalla critica.

RAVENNA FESTIVAL - ANGELO NICASTRO, DIRETTORE ARTISTICO (C) RAVENNA FESTIVAL
RAVENNA FESTIVAL – ANGELO NICASTRO, DIRETTORE ARTISTICO (C) RAVENNA FESTIVAL

Filippo Gorini e Cesare Pezzi – spiega ancora Nicastro – sono tra i nuovi talenti protagonisti di questa edizione, così come il controtenore Carlo Vistoli, già affermato e nato quil, confermano il festival anche come fucina di artisti” . Serate dedicate al violoncello, invece, con Giovanni Sollima, l’Orchestra Notturna Clandestina ed Enrico Melozzi.

Nella basilica di San Vitale, concerto a porte chiuse in diretta streaming

Capitolo a parte per i concerti nelle basiliche, sospesi per il coronavirus. “La basilica di San Vitale, la più rappresentativa per l’ identità di Ravenna nel mondo – continua Nicastro – ospiterà però un concerto senza pubblico che sarà trasmesso in streaming”.

RAVENNA FESTIVAL - ISABELLA FERRARI, PROTAGONISTA INSIEME A SERGIO CASTELLITTA DELLANUOVA PRODUZIONE DI RAVENNA FESTIVAL (C) DAL WEB
RAVENNA FESTIVAL – ISABELLA FERRARI, PROTAGONISTA INSIEME A SERGIO CASTELLITT0 DELLA NUOVA PRODUZIONE DI RAVENNA FESTIVAL (C) DAL WEB

Le anteprime: Duets e Solos e la commedia diretta da Sergio Castellitto

Due le nuove produzioni progettate durante il lockdown, in anteprima. La prima, Duets e Solos, in un mix di danza e musica, riunisce i solisti Mario Brunello e Beatrice Rana agli étoiles. Impossibile far danzare in coppia in tempi di coronavirus? Non per Ravenna Festival che ha pensato di invitare coppie di ballerini che sono anche compagni nella vita.

Silvia Azzoni e Alexandre Ryabko del Balletto di Amburgo, Iana Salenko e Marian Walter dello Staatsballett di Berlino. A cui si aggiungono gli assoli con Hugo Marchand dell’Opéra de Paris, Sergio Bernal dell’ex Balletto nazionale spagnolo, Matteo Miccini del Stuttgart Ballet.

La seconda è invece una commedia di Valerio Cappelli, dal titolo Ci sono giorni che non accadono mai, con Sergio Castellitto, anche regista, e Isabella Ferrari. Le musiche, inedite, sono di Ennio Morricone. Una storia d’amore a distanza, nata sui social proprio nel periodo di clausura forzata.

RAVENNA FESTIVAL - RUMORE DI ACQUE (C) RAVENNATEATRO
RAVENNA FESTIVAL – RUMORE DI ACQUE (C) RAVENNATEATRO

Veniamo al teatro: anche qui un omaggio. E’ il decennale dell’uscita di Rumore d’acque del Teatro delle Albe, scritto e diretto da Marco Martinelli e interpretato da Alessandro Renda, sul tema dell’immigrazione, che continua tuttora a tormentare le acque del Mediterraneo con i suoi morti.

Di Fanny & Alexander, invece, il tributo a Primo Levi con I sommersi e i salvati, regia di Luigi De Angelis e Chiara Lagani, con Andrea Argentieri. Infine, la compagnia Menoventi che porta sul palco Buona permanenza al mondo tratto dal libro di Serena Vitale su Majakovskij.

 RAVENNA FESTIVAL - VINICIO CAPOSSELA  (C) DAL WEB
RAVENNA FESTIVAL – VINICIO CAPOSSELA (C) DAL WEB


Spazio anche al cinema, che viaggia insieme alla musica con City Lights di Charlie Chaplin e l’Orchestra Corelli guidata da Timothy Brock. Con Requiem for a Dying Planet, in mostra la colonna sonora di Ernst Reijseger per i film documentari di Werner Herzog. Ospiti anche Neri Marcoré nella serata dedicata ai cantautori italiani, mentre Danilo Rea dedica il suo concerto a Mina e Sarah Jane Morris ai Beatles. Infine Vinicio Capossela con il suo Pandemonio.

Tutti gli spettacoli sono alle 21.30. Per info più dettagliate su programma visitare il sito ravennafestival.org

Le altre due location: Cervia e Lugo

Cervia. Nella località balneare lo Stadio Germano Todoli, detto dei Pini ospita la rassegna Per l’alto sale – Il Trebbo in musica 2.0. Un omaggio ai tre grandi nomi che hanno fatto conoscere la Romagna nel mondo: Federico Fellini, Tonino Guerra e Pellegrino Artusi. Ma anche un ciclo di incontri che vuole essere un tributo all’impegno dello studioso e intellettuale Walter Della Monica, che negli anni ’50 dà vita all’innovativo progetto del Trebbo poetico.

Porta cioè la poesia negli ambienti umili delle fabbriche e delle persone poco scolarizzate. In dialetto romagnolo trebbo significa ritrovarsi insieme. Nella versione 2.0, però, l’idea di poesia si allarga e abbraccia la parola nelle sue molteplici forme espressive: dal giornalismo alla scienza all’architettura.

RAVENNA FESTIVAL - PAOLO FRESU (C) DAL WEB
RAVENNA FESTIVAL – PAOLO FRESU (C) DAL WEB

Oltre a Ivano Marescotti tra gli ospiti, quindi, anche i giornalisti Gad Lerner, Massimo Gramellini, Paolo Rumniz, la scrittrice Melania Mazzucco, la virologa Ilaria Capua e l’architetto Stefano Boeri. Accompagnato, quest’ultimo dal il trombettista Paolo Fresu.

Tra gli altri ospiti i musicali: Rita Marcotulli, Gianluca Petrella, Pasquale Mirra, Paolo Damiani, Daniele Di Bonaventura, Virginia Guastella, Fabio Mina, l’Italian Jazz Orchestra con Simone Zanchini, i Bevano Est e Domenico Bevilacqua.

Lugo. All’interno delle logge del Pavaglione, costruito nel Settecento, Lugo ospita due serate di Lugocontemporanea: la prima con il cantatuore Brunori Sas, l’altra con il compositore Stefano Bollani che propone le sue Piano Variations sulle musiche del film Jesus Christ Superstar, 50 anni dopo l’uscita dell’album di Andrew Lloyd Weber e Tim Rice. Dei Deproducers, invece, lo spettacolo multimediale Dna con musica e narrazione, tema: la ricerca scientifica italiana.

Sul versante cinema, invece, Una vita da film: Omaggio a Luis Bacalov con Maria Grazia Cucinotta, Vittorio De Scalzi dei New Trolls e il sestetto Anema.

A breve, infine, sarà disponibile una piattaforma digitale dedicata per la trasmissione degli eventi.

Anna Cavallo

Informazioni più dettagliate su ravennafestival.org