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Settembre 12, 2024, giovedì

Baltimore Ravens – Pittsburgh Steelers, le contraddizioni in campo

Le partite tra i Ravens e gli Steelers non sono mai banali. Due squadre con strutture diverse ma accomunate dal feeling che lega il quarterback al coach. Mike Tomlin e Ben Roethlisberger, John Harbaugh e Joe Flacco, coppie inseparabili da ormai quindici anni, dovrebbero garantire piena sintonia. Appunto, dovrebbero…

Coach Tomlin e Ben Roethlisberger (Credit Pittsburgh GRW)

La partita

I Ravens partono a razzo.  Flacco lancia un missile direttamente in end zone per John Brown, ex degli Arizona Cardinals. Palla agli Steelers che vanno sul sicuro con un lancio su Vance McDonald, il tight end che, nella scorsa giornata, per poco decapita la safety dei Buccaneers, Chris Conte, con una potentissima “stiff arm”.

Vance McDonald abbatte Chris Conte (Credits Larry Brown sport)

E McDonald che fa? Indeciso e titubante, si fa “scippare” la palla dalle mani, consentendo poi il successivo touch down. 14-0, sguardi attoniti sulla side line degli Steelers. E andrebbe anche peggio ma fortunatamente, sulla goal line, Alex Collins, il running back famoso per prendere lezioni di danza irlandese, commette un fumble clamoroso e permette a Big Ben di rifarsi sotto. Il drive si chiude con un lancio millimetrico su Antonio Brown ed una realizzazione da due punti. 14-14. La seconda metà della partita è invece tutt’altra cosa.

Gli Steelers scompaiono

Big Ben fatica, e pure tanto. Se a Brian Hoyer sfugge la palla mentre effettua una fake di lancio, si scatenano risatine ed occhiolini. Se sfugge a Big Ben, per  due volte in due quarti, si resta perplessi. Non trova più i ricevitori, la squadra corre a fatica e non si guadagnano yard. La difesa regge, tiene lontano per quanto possibile i Ravens ma così non si possono vincere le partite. Orfani ormai cronici di Le’veon Bell, mancano alternative credibili, anche se James Conner si sta dannando l’anima. Se poi Big Ben non riesce a connettersi con Antonio Brown, suonano sirene d’allarme ovunque.

La delusione di Big Ben (Credit getty images)

I Ravens non brillano

Joe Flacco prova a spingere ma, ad eccezione di John Brown, il gruppo dei ricevitori è un pò latitante. Spicca la prestazione di Justin Tucker, che oltre ad essere un buon cantante di opera lirica, è un kicker validissimo. 4 field goal realizzati, la metà da una distanza di oltre 40 yard. In un periodo come questo, dove la ricerca di un buon kicker è diventata una “mission impossible”, a Baltimore se lo devono tenere stretto. Rimangono grandi perplessità sull’utilizzo di Lamar Jackson, qb arrivato dal draft di quest’anno. Dovrebbe essere usato nei trick plays, facendo valere la sua grande abilità sulle corse. Ma un qb che non lancia mai (per ora, ha una triste percentuale di 1 completo su 4) e corre sempre, non è un qb, è semplicemente un running back travestito. E gli Steelers non se la bevono. Coach Harbaugh, cambiare qualcosa..no?

Lamar Jackson selezionato dai Ravens (foto dal web9

Il referee

Tony Corrente, sempre lui. Già nell’occhio del ciclone per le chiamate di roughing the passer contro Clay Matthews nella precedente partita, vede un offside su un giocatore dei Ravens, una yard dietro la linea di scrimmage, facendo ridere i commentatori tv e strabuzzare gli occhi ad Harbaugh. Un po’ di riposo non guasterebbe.

Tony Corrente, NFL Referee (Credit PRNewsFoto)

Finisce 26-14 per Baltimore, che conferma la grande difesa e le poche armi in attacco. Steelers con le idee confuse ma, in questo periodo, le hanno tante squadre.

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